Migranti, la ministro dell'Interno Lamorgese sente Musumeci - QdS

Migranti, la ministro dell’Interno Lamorgese sente Musumeci

redazione web

Migranti, la ministro dell’Interno Lamorgese sente Musumeci

mercoledì 12 Agosto 2020

Il Governatore, "niente tendopoli ma navi-quarantena". Pozzallo, arriva l'Esercito. Il sindaco Ammatuna, trovare un equilibrio. Lampedusa, in due giorni 220 persone, a fuoco furgone della società di Treviso che gestisce l'hotspot

La ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha sentito il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che le ha “rappresentato la gravità della situazione dei migranti nell’Isola, ribadendo la netta contrarietà alla realizzazione di qualsiasi tendopoli e indicando come soluzione, come proposto da sempre, di navi in rada per la quarantena e di rinforzi con i militari dell’esercito”.

Lo hanno fatto sapere fonti di Palazzo d’Orleans che hanno specificato come, per l’una e l’altra proposta, il ministro abbia assicurato di star già provvedendo.

Pozzallo, arriva l’esercito

Ieri intanto il Viminale aveva annunciato, per bocca della prefetto Filippina Cocuzza, l’arrivo – lunedì prossimo – dell’Esercito a presidiare l’hotspot di Pozzallo, nel Ragusano per evitare fughe come quelle dei giorni scorsi.

Saranno novanta i militari che vigileranno sulla struttura che, in una parte del padiglione, ospita 73 migranti in quarantena perché risultati positivi al tampone.

Il Sindaco, trovare un equilibrio

La comunicazione è giunta durante la riunione in Prefettura del Comitato Provinciale per l’ordine e la Sicurezza Pubblica chiesta dal sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna.

“Pozzallo – ha detto – ha accolto e continuerà a farlo, ma occorre trovare un equilibrio che tuteli i migranti da una parte, ma dall’altra parte che turisti e residenti possono continuare a svolgere con tranquillità le loro attività quotidiane”.

“Se salta questo equilibrio – ha aggiunto – è chiaro che possono nascere problemi di ordine pubblico anche in una città che è stata sempre simbolo di tolleranza. I pozzallesi sono allarmati e preoccupati dal fatto che in soli tre giorni si sono verificate due fughe consistenti fra gli ospiti dell’hotspot e l’emergenza è legata anche all’alto numero di contagiati: se rimangono in quarantena, assistiti e controllati, non esiste alcun problema, ma se dovessero continuare le fughe…”.

Lampedusa, in due giorni 170 persone, a fuoco furgone

Sono intanto ripresi gli sbarchi a Lampedusa, 220 persone in 48 ore, tunisini per la maggior parte.

Nell’hotspot di contrada Imbriacola si è arrivati a oltre 460 presenze a fronte di una capienza massima prevista per 192 persone.

Su disposizione della Prefettura di Agrigento, cento migranti dalla struttura, a bordo del traghetto di linea, giungeranno in serata a Porto Empedocle .

E un furgone con cui venivano effettuati i trasferimenti di migranti, è stato distrutto nella notte tra lunedì e martedì da un incendio di probabile origine dolosa.

La Nova Facility, società di Treviso che gestisce l’hotspot, aveva preso il furgone a noleggio. L’impresa utilizza anche altri mezzi per il trasporto dei migranti nella tratta tra il porto e l’hotspot di contrada Imbriacola.

Lega Nord, hotspot fuori controllo

Intanto il segretario regionale della Lega Nord in Sicilia Stefano Candiani e i vicesegretari Fabio Cantarella e Francesco Di Giorgio in una nota hanno sottolineato che “Tra sovraffollamento, problemi sanitari e di sicurezza gli hotspot sono totalmente fuori controllo, i siciliani sono esasperati da questa situazione che sembra peggiorare ogni giorno di più”.

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