Dopo il rifiuto di Malta, assegnato dall'Italia alla nave della Ong spagnola il Porto Sicuro. A bordo ci sono 265 migranti soccorsi nel Mediterraneo nei giorni scorsi, tra cui i "Salvati di Capodanno". L'arrivo è previsto per stamattina intorno a mezzogiorno
Un’altra odissea nel Mediterraneo sta per concludersi: la nave della ong spagnola Open Arms, con a bordo 265 migranti salvati in due diversi interventi di soccorso, sta facendo rotta verso Porto Empedocle (Agrigento) dove l’arrivo è previsto per stamattina intorno a mezzogiorno.
“Sarà una notte difficile – avevano scritto dalla Open Arms sui social – in coperta, il tempo è peggiorato, piove e fa freddo”.
Sarà una notte difficile in coperta, il tempo è peggiorato, piove e fa freddo. Dopo il rifiuto di Malta, l’Italia assegna Porto Empedocle come porto di sbarco. Siamo felici per le persone a bordo, un pensiero va a chi questa notte affronterà il temporale su una barca alla deriva. pic.twitter.com/9X8S61z7HU— Open Arms IT (@openarms_it) January 3, 2021
Poi l’annuncio: “Dopo il rifiuto di Malta, l’Italia assegna Porto Empedocle come porto di sbarco. Siamo felici per le persone a bordo, un pensiero va a chi questa notte affronterà il temporale su una barca alla deriva”.
A quanto si apprende, il pattugliatore, quando giungerà a Porto Empedocle, non entrerà in porto.
I migranti – prima dell’eventuale sbarco – dovranno infatti essere sottoposti a tampone anti-coronavirus.
A bordo anche i “Salvati di Capodanno”
Tra i migranti a bordo ci sono anche i 169 “Salvati di Capodanno”, le persone che si trovavano su una imbarcazione alla deriva salvate da Open Arms nel pomeriggio del 31 dicembre scorso, dopo una segnalazione di distress dalla ong Alarm Phone. La vicenda dei migranti salvati aveva commosso il mondo dopo la diffusione su Twitter di un filnato con alcuni bambini piccolissimi strappati alla morte.
Eccoli i salvati di Capodanno dalla @openarms_fund, in attesa di ricevere un porto di sbarco. pic.twitter.com/vCPh2HGJ7t— annalisa camilli (@annalisacamilli) January 2, 2021
“La nostra imbarcazione, la Open Arms, con a bordo personale di Emergency – avevano spiegato a Capodanno i volontari – ha soccorso 169 persone che viaggiavano su un’imbarcazione di legno alla deriva. Il nostro rimorchiatore, partito il 23 dicembre dal porto di Barcellona per la sua Missione 79, aveva appena ripreso il largo dopo una sosta in rada di fronte al porto di Siracusa per ripararsi dal maltempo. Dopo aver allertato le autorità competenti, il nostro equipaggio ha raggiunto la posizione indicata e ha iniziato le operazioni di soccorso”
Tra i naufraghi, prevalentemente eritrei “in buone condizioni di salute, anche se molto provati fisicamente e psicologicamente” c’erano dodici donne, sei bambini e quaranta ragazzi minorenni che viaggiavano soli”.
“Il 2020 termina dunque – concludeva il comunicato di Open Arms – con l’ennesimo scampato naufragio, con un mare deserto e privo di assetti governativi e umanitari, con un’Europa assente, incapace di prendere su di sé la responsabilità della tutela dei diritti e della vita”.