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Mare Jonio: scacco a Salvini, pm non convalida il sequestro

redazione

Mare Jonio: scacco a Salvini, pm non convalida il sequestro

lunedì 13 Maggio 2019

Era stato effettuato dalla Guardia di Finanza. La Procura Agrigento dispone però quello probatorio. Mediterranea, "Pronti a fornire ogni elemento" L'imbarcazione era stata bloccata a Lampedusa dopo un salvataggio

La Procura della Repubblica di Agrigento non ha convalidato il sequestro preventivo della nave Mar Ionio, eseguito venerdì scorso d’iniziativa dalla Guardia di Finanza.

L’imbarcazione era stata bloccata nel porto di Lampedusa, con grandi espressioni di soddisfazione sui social da parte del capo della Lega Nord e ministro dell’interno Matteo Salvini, per aver soccorso, in acque internazionali, un gruppo di migranti che viaggia su un gommone in avaria.

Uno scacco a Salvini, dunque, anche se i pm agrigentini hanno comunque disposto un sequestro probatorio della nave: decisione finalizzata a effettuare altri accertamenti.

La notizia è confermata dall’avvocato della Ong Mediterranea Saving humans, Fabio Lanfranca.

La decisione dei pm fa ritenere che la Procura non abbia ravvisato la sussistenza dei gravi indizi richiesta dalla legge per il sequestro preventivo, ma che piuttosto i magistrati vogliano proseguire gli accertamenti per stabilire se il comandante della Mare Jonio abbia commesso il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina soccorrendo i migranti nelle acque internazionali.

Nel decreto di sequestro la Finanza imputava alla Ong di non aver contattato le autorità libiche prima del salvataggio.

“Una pretesa insensata – aveva replicato Mediterranea – visto che stiamo parlando di un Paese in guerra dove cadono bombe e dove non ci sono interlocutori istituzionali”.

Nelle prossime ore la Procura sentirà il comandante che ha iscritto nel registro degli indagati come atto dovuto dopo aver ricevuto la segnalazione della Finanza.

Secondo la Ong quella della Procura è una decisione “importante perché la Guardia di Finanza su input del Viminale intendeva usare il ‘preventivo’ per bloccare la Mare Jonio e impedirgli definitivamente di reiterare il reato”.

Mediterranea Saving Human ha sottolineato come la scelta dei pm sia giustamente “orientata dalla necessità di accertare i fatti e dunque di verificare attraverso un’indagine se vi sia o meno un reato”.

“Come sempre – hanno concluso i rappresentanti ella Ong – noi siamo pronti a fornire ogni elemento utile per accertare la verità, certi di avere sempre rispettato il diritto e i diritti, oltre che la dignità della vita umana, al contrario di chi, da posizioni istituzionali, si rende complice della morte in mare o della cattura e della deportazione di donne uomini e bambini verso i Lager di un paese in guerra come la Libia”.

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