Migranti, "Musumeci rinsavito". Scontro Ammatuna-Razza - QdS

Migranti, “Musumeci rinsavito”. Scontro Ammatuna-Razza

redazione web

Migranti, “Musumeci rinsavito”. Scontro Ammatuna-Razza

lunedì 31 Agosto 2020

Il Sindaco di Pozzallo ha plaudito alla decisione di affrontare l'emergenza con Roma espressa ieri dal Governatore. Ma l'Assessore regionale alla Salute non ha gradito l'intervento e lo ha bollato come un attacco al Presidente della Regione

“Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, finalmente rinsavito, chiede al presidente Conte la convocazione del Consiglio dei ministri, al quale può partecipare, per affrontare l’emergenza migranti: meglio tardi che mai”.

Lo ha detto ieri Roberto Ammatuna, sindaco di Pozzallo (Ragusa), una delle città siciliane più colpite dal fenomeno migranti.

“Ho sempre indicato – ha aggiunto Ammatuna – questa scelta come la via maestra da seguire e Musumeci, mettendo da parte populismo e vantaggi elettorali, sembra sposare questa ipotesi, da me avanzata da tempo, e se intende intraprenderla sul serio avrà dalla sua parte anche il sindaco di Pozzallo”.

“Ho ricevuto attacchi da tutti i fronti – ha concluso Ammatuna – sostenendo questo percorso istituzionale, ma non mi sono mai tirato indietro perché pensavo, e continuo a farlo, che soltanto con una sinergia fra governo e territori si può affrontare una emergenza di queste proporzioni”.

Ma l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, che tradizionalmente risponde al posto di Musumeci, non ha gradito l’intervento “pacificatore” di Ammatuna e lo ha bollato come un attacco al Presidente della Regione.

“Mi dispiace – ha risposto indispettito Razza – che il sindaco di Pozzallo, evidentemente solo per problemi politici, non trova di meglio che attaccare il presidente della Regione”.

“Lui più di altri – ha aggiunto – dovrebbe conoscere la realtà degli hotspot visto che proprio in quello della sua città le condizioni di contagio interno sono state elevate e hanno riguardato quasi cento migranti”.

“A lui – ha concluso – e ai tanti altri che oggi appaiono stranamente smemorati, rammento che la sicurezza sanitaria, tamponi compresi, è stata assicurata dalla Regione”.

Per completezza d’informazione va ricordato però che, secondo l’Ufficio statistica del Comune di Palermo, in Sicilia è stato registrato il minor numero di tamponi in rapporto alla popolazione residente e il maggior numero di ricoveri in terapia intensiva dopo la Lombardia.

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