Migranti, nodo Tunisia, maltempo e sbarchi a Lampedusa - QdS

Migranti, nodo Tunisia, maltempo e sbarchi a Lampedusa

redazione web

Migranti, nodo Tunisia, maltempo e sbarchi a Lampedusa

martedì 27 Luglio 2021

Caos politico nel Paese africano dal quale giunge il maggior numero di persone. Fermate, per ora, dal mare grosso. Nuovo naufragio-strage al largo della Libia. Musumeci, "L'Europa si muova"

Ieri a Lampedusa nessuno sbarco a causa del mare agitato nel canale di Sicilia, anche se nell’hotspot di contrada Imbriacola restano ancora 935 persone

Ma quel che si teme è una crescita esponenziale di arrivi di migranti, in particolare dalla Tunisia, il Paese dal quale giunge il maggior numero di persone, in fuga da una situazione economica e sanitaria molto grave.

E che adesso hanno un motivo in più per cercare di attraversare il Mediterraneo: a dieci anni dalla cacciata di Ben Ali, infatti, Tunisi è di nuovo pericolosamente in bilico tra democrazia e svolta autoritaria.
Il presidente Kais Saied ha silurato il premier Hichem Mechichi e sospeso il parlamento, facendo temere un colpo di Stato.

Ieri sera, inoltre, invitando alla calma, ha imposto il coprifuoco notturno fino al 27 agosto. Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in una telefonata, gli ha chiesto il rispetto della democrazia.

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha sottolineato, sentito il capo della diplomazia Ue Josep Borrell, la “massima attenzione” dell’Italia e dell’Unione europea.

E di migranti e Ue ha parlato ieri anche il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, affermando di ritenere “che il tema debba essere risolto in sede internazionale a Bruxelles”.

“E’ assurdo pensare – ha detto – che da sola l’Italia, e per essa la Sicilia, possa farsi carico di un fenomeno che dura da oltre dieci anni e che assume contorni sempre più difficili da gestire. I mercanti di carne umana prosperano per l’ipocrisia di alcuni Paesi europei che fanno finta di piangere quando si raccolgono cadaveri e poi si girano dall’altra parte quando dovrebbero risolvere la situazione”.

E a proposito di naufragi-strage, almeno 57 persone, tra cui venti donne e due bambini, sono morte
nel tentativo di raggiungere l’Europa dalle coste nordafricane.

Lo ha fatto sapere l’Organizzazione mondiale per le migrazioni secondo cui il barcone è affondato al largo di Khoms, città a oltre 100 chilometri a est di Tripoli.

“Con questo naufragio la stima dei morti nel Mediterraneo Centrale in questo 2021 si avvicina a quasi mille (oltre 980)”, ha precisato l’Oim auspicando l’immediato rafforzamento dei pattugliamenti in mare.

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