Migranti, nuovi, piccoli sbarchi nell'Isola di Lampedusa - QdS

Migranti, nuovi, piccoli sbarchi nell’Isola di Lampedusa

redazione web

Migranti, nuovi, piccoli sbarchi nell’Isola di Lampedusa

martedì 11 Agosto 2020

Seconda nave-quarantena in Calabria. Tendopoli di Vizzini, incontro trta Musumeci e i Sindaci del Calatino. L'assessore Razza, con l'ordinanza del Governatore più sicurezza. A Pozzallo, una nuova fuga dall'hotspot

Sono ripresi gli sbarchi a Lampedusa, ma, dopo gli accordi tra il Governo italiano e la Tunisia, con frequenza decisamente esigua rispetto a qualche settimana fa.

Ieri due barchini, con a bordo complessivamente 24 tunisini sono stati soccorsi nelle acque antistanti a Lampedusa dalle motovedette della Guardia di finanza e della Guardia costiera.

Tutti sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove i migranti ospiti sono 237.

Altri settecento sono stati imbarcati sulla nave-quarantena Azzurra nei giorni scorsi.

Seconda nave-quarantena in Calabria

Intanto il Viminale ha aggiudicato anche la seconda gara per il noleggio di una nave destinata a consentire la quarantena dei migranti che sbarcano in Italia, sempre della Compagnia Grandi Navi Veloci, ma con meno posti rispetto a quella che si trova al largo di Lampedusa.

Si tratta infatti di una nave con 293 cabine che stazionerà prevalentemente lungo le coste della Calabria.

Indagato sindaco calabrese di FdI

Intanto ul nuovo decreto immigrazione è pronto e “i centri d’accoglienza dovranno essere gestiti dai Comuni”, ha spiegato la ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.

Ma proprio per una gestione definita dagli inquirenti “costosa, discrezionale e personale” sono indagati il sindaco di Varapodio Orlando Fazzolari, di Fratelli d’Italia, e altre sei persone tra cui due funzionari della Prefettura di Reggio Calabria.

Tendopoli, incontro Musumeci-sindaci Calatino

Riguardo poi alla tendopoli per ospitare i migranti in quarantena, che il Governo nazionale intende realizzare nell’ex deposito dell’aeronautica militare di Vizzini, nel Catanese, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, con l’assessore Razza ha incontrato ieri nella sede della Regione a Catania i sindaci del Calatino.

Questi ultimi “ritengono inadeguate le strutture finora approntate, essendo non idonee a ospitare i migranti”.

All’incontro erano presenti i sindaci Salvatore Astuti (Palagonia), Franco Barchitta (Scordia), Giovanni Burtone (Militello in Val di Catania), Vito Cortese (Vizzini), Giuseppe Mistretta (Mineo) e Giovanni Verga (Licodia Eubea) e il vicesindaco di Grammichele Giuseppe Branciforte.

Apprezzamento per l’ordinanza di Musumeci

Gli amministratori locali hanno manifestato “preoccupazione per l’inevitabile promiscuità di contatti a causa delle dimensioni delle strutture, apparse modeste” e hanno dichiarato “apprezzamento per l’ordinanza emanata ieri dal presidente della Regione” che “garantisce sicurezza e salute sia per i siciliani che per i migranti”, hanno sottolineato la necessità di rappresentare al Governo “di prendere in considerazione soluzioni alternative”.

Razza, con ordinanza più sicurezza

“Con l’ultima ordinanza del presidente Musumeci – ha detto l’assessore alla Salute Ruggero Razza – si avrà più sicurezza nei confronti dei cittadini, perché chi pensa a nuove tendopoli in Sicilia dove ospitare le quarantene, se poi non si riesce nemmeno a presidiare le caserme, deve pensare ad altro”.

“L’ordinanza di Musumeci – ha aggiunto Razza – tiene conto dell’esigenza della sicurezza dei migranti stessi e dei cittadini, imponendo l’obbligo del tampone per ogni migrante e chiede al ministero dell’Interno un protocollo sanitario per la loro gestione. Quello che è successo a Messina, Caltanissetta ed Enna è figlio dell’assenza di un protocollo sanitario per la loro gestione sul fronte sanitario. Chiediamo ai nostri concittadini di rispettare le regole, di indossare la mascherina, mantenere il distanziamento, se noi chiediamo questo a loro pensare poi che chi arriva in Sicilia venga gestito in maniera non sicura non è pensabile”.

Pozzallo, fuga dall’hotspot

E ancora una fuga di migranti si è rergistrata ieri dall’hot spot di Pozzallo. Nel pomeriggio sono andati via dal centro 15 profughi, ospiti della struttura, che si sono dispersi nelle zone circostanti.

Il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, ha dichiarato che ‘la situazione è insostenibile e questa situazione non è più tollerabile”.

Da registrare infine la nota di protesta del deputato della Lega Nord, Alessandro Pagano, che ha denunciato come a Caltanissetta un immigrato sia stato visto “farsi una doccia, completamente nudo, in mezzo a un parco, in pieno giorno”.

“Si va ben oltre – ha commentato Pagano – l’offesa del pubblico pudore e si sfocia nel totale disprezzo del comune vivere civile. È grave che nessun esponente del governo abbia espresso una ferma condanna di quanto avvenuto”.

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