Migranti, ostello Cassibile, tensioni fra manifestanti - QdS

Migranti, ostello Cassibile, tensioni fra manifestanti

redazione web

Migranti, ostello Cassibile, tensioni fra manifestanti

venerdì 30 Aprile 2021

Tra i favorevoli, come gli esponenti della Cgil che difendono gli stranieri impegnati a lavorare nelle nostre campagne, e i contrari del comitato "No Villaggio". Gli attacchi di FdI all'iniziativa

Momenti di tensione si sono registrati ieri sera fuori dall’ostello che ospiterà i lavoratori stagionali, soprattutto migranti, a Cassibile, nel Siracusano.

A opporsi, i favorevoli al campo, come gli esponenti della Cgil che difendono gli stranieri che lavorano nelle nostre campagne, e i contrari al campo, fortemente osteggiato dal Comitato “No Villaggio” di Cassibile e dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che ha più volte tuonato contro l’iniziativa.

All’inizio del marzo scorso, Giuseppe Napoli, segretario di FdI nel Siracusano, si era spinto fino ad affermare che il Comitato aveva manifestato perché preoccupato delle “condizioni disagiate nelle quali sono costrette a vivere le centinaia di immigrati che a causa della scellerata politica della sinistra governativa che favorisce l’immigrazione clandestina, li accoglie per abbandonarli a loro stessi privandoli della minima dignità umana, favorendone il loro degrado e di tutto il territorio in cui vivono”.

Ieri la scintilla è stata accesa proprio dal Comitato “No Villaggio” di Cassibile, che con striscioni ha manifestato contro l’apertura dell’ostello.

“Siamo pronti a bloccare il centro per i migranti – ha detto Paolo Romano, portavoce del Comitato – al primo problema. Non vogliamo che Cassibile si trasformi in un campo di ricovero per migliaia di migranti”.

Gli esponenti del comitato hanno dunque litigato con quattro iscritti alla Cgil che, con una bandiera, volevano invece manifestare il loro plauso all’iniziativa. Il tafferuglio è stato placato subito dalle forze dell’ordine presenti che hanno allontanato gli esponenti della Cgil, visto che non erano autorizzati a manifestare.

“L’allontanamento forzato della Cgil, presente pacificamente all’inaugurazione e aggredita da chi si riteneva istituzionalmente legittimato ad esserci, costituisce un elemento di tensione sociale gravissimo” ha dichiarato Roberto Alosi, segretario generale provinciale della Cgil di Siracusa, che ha convocato tutti gli organismi direttivi dell’organizzazione ad ogni livello.

“La Cgil, – ha proseguito – con tutte le sue articolazioni categoriali e confederali, è stata fra i promotori del percorso di realizzazione del villaggio attraverso un impegno costante negli anni in termini di collaborazione, costruzione di percorsi e solidarietà piena e concreta nei confronti dei lavoratori immigrati”.

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