Migranti, Salvini ora attacca anche il parroco di Floridia - QdS

Migranti, Salvini ora attacca anche il parroco di Floridia

redazione web

Migranti, Salvini ora attacca anche il parroco di Floridia

mercoledì 26 Agosto 2020

Proponendosi quasi come un leader religioso il capo della Lega Nord cerca di rintuzzare le critiche di larghe parti della Chiesa alla sua politica anti-migranti. E se la prende con don Russo per aver contestato l'ordinanza di Musumeci

Sembra tornata la propensione di Matteo Salvini a proporsi quasi come un leader religioso: dopo le numerose critiche di larghe parti della Chiesa cattolica alla sua politica contro i migranti e al grande appoggio che ha dato all’ordinanza con cui il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci avrebbe voluto chiudere gli hotspot.

Cinica manipolazione della realtà

“Come cittadini e come cristiani – si legge in una nota diffusa dopo l’ordinanza dalla Diocesi di Trapani – non possiamo accettare passivamente la cinica e sfrontata manipolazione della realtà che diffonde odio sociale. La politica del capro espiatorio sulla pelle dei migranti non serve a risolvere i problemi”.

Nei giorni scorsi il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, a conclusione del Meeting di Rimini, aveva parlato degli effetti dei social su chi non ha strumenti per distinguere il vero dal falso “e cade spesso vittima di una creduloneria che è effetto perverso del suo stesso disincanto” con “effetti sociali devastanti”.

Fallimento umano e politico

La Caritas Diocesana di Palermo ha sottolineato in un’altra nota che con l’ordinanza di Musumeci “la lettura del fenomeno si rivela fuorviante” e, richiamandosi alle parole di Papa Francesco, ha concluso: “se non ci facciamo carico del dolore di tutti, siamo destinati al fallimento umano e politico”.

Processo ai Decreti sicurezza

E i Centri Astalli di Palermo e Catania, sedi territoriali del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati in Italia, hanno puntato l’indice proprio contro i cosiddetti Decreti sicurezza di Salvini, per i quali “paghiamo il prezzo altissimo per gli effetti delle politiche migratorie, restrittive, di chiusura”.

Ma quel che ha fatto saltare i nervi a Salvini è stato il parroco di un paesino siciliano, Floridia, don Lorenzo Russo, reo di aver contestato sui social l’ordinanza di Musumeci.

I baci ai crocifissi e ai santini

“Con tutto il rispetto – ha scritto in un post su Fb Salvini, che, nei tour elettorali, ama esibirsi nel bacio a crocifissi e santini -, ma come può un prete dire: non venite a Messa se siete d’accordo con Musumeci? Vi pare normale?”.

“Sono arrivati troppi immigrati – ha aggiunto -, senza regole, senza limiti, bomba sociale e allarme sanitario, visto che il 90% dei nuovi contagi di tutta l’isola purtroppo arriva col barcone. Tutto il mio appoggio al governatore della Sicilia che difende la salute e la sicurezza della sua gente”.

Il rifiuto dell’ipocrisia

Il motivo della reazione del capo della Lega Nord sta nel fatto che nel post da lui citato e scritto da don Lorenzo Russo due giorni fa, c’è un evidente rifiuto proprio di chi ostenta le manifestazioni esteriori della religiosità ma poi trascura il suo significato profondo.
Un attacco, indiretto, alle ipocrite strumentalizzazioni politiche della religione cattolica.

“Scrivo ai miei Parrocchiani – si legge nel post del parroco di Floridia -, a quanti tra questi gioiscono per l’ordinanza di Musumeci convinti di essersi liberati del problema delle migrazioni, a quanti osannano scelte politiche che non fanno il bene dei poveri di questo mondo ma guardano solo al proprio interesse”.

I sepolcri imbiancati

“A voi – prosegue il post – dico: non venite a Messa, state perdendo tempo! Non giova a nulla battervi il petto, ascoltare la Parola del Vangelo, nutrirvi dell’Eucarestia. La vostra ipocrisia vi precede. Chiedete coerenza a chi vi circonda, imparate voi ad essere coerenti con la fede che dite di professare. Sennò saremo solo come i sepolcri imbiancati di cui parla Gesù: che si lasciano ammirare dalla gente per la loro bellezza esteriore, ma che all’interno custodiscono solo odore di morte”.

Giudicati sull’amore

“Convertiamoci al Vangelo, fratelli miei! – conclude don Russo nel suo scritto – Un giorno dovremo dare conto a Dio di tutto, delle parole come dei silenzi! Sull’amore saremo giudicati!”

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