Migranti, sbarchi, altre 1.150 persone in due giorni in Sicilia - QdS

Migranti, sbarchi, altre 1.150 persone in due giorni in Sicilia

redazione web

Migranti, sbarchi, altre 1.150 persone in due giorni in Sicilia

lunedì 08 Novembre 2021

Dopo gli 850 di ieri a Trapani con la Sea-Eye 4, in attesa di approdare altri trecento, sulla Ocean Viking al largo di Lampedusa. L'appello di Mattarella alla Ue e le polemiche strumentali di Salvini

“Sono in attesa di notizie, non ne abbiamo, per il momento”.

Così, alle 6.30 di stamattina, il sindaco di Lampedusa Totò Martello ha detto al Qds.it riguardo alla Ocean Viking, la nave della Ong Sos Mediterranee con a bordo 308 migranti “parcheggiata” al largo dell’isola dell’Agrigentino.

Da quanto si apprende, però, visto l’alto numero di migranti, è probabile che alla nave verrà assegnato un porto sicuro sull’isola maggiore, la Sicilia, dopo che ieri sono giunte a Trapani altre 847 persone a bordo della Sea Eye 4.

Le operazioni a Trapani

Per tutta la notte sono andate avanti le operazioni dell’imponente macchina dell’accoglienza messa in piedi dalla Prefettura di Trapani con la collaborazione dell’organizzazione mondiale per i rifugiati delle Nazioni Unite, l’Unhcr, di Save The Children e della Caritas.

Gli 847 migranti erano stati recuperati dalla Sea Eye in diversi interventi compiuti tra martedì e giovedì della scorsa settimana nel tratto di mare compreso tra la Libia e la Sicilia. Tra loro c’erano 170 minori, con molti bambini sotto i dieci anni e 53 donne, di cui due in gravidanza.

Canti e balli all’arrivo

Commoventi le scene all’arrivo a Trapani: in molti hanno salutato l’ingresso nel porto cantando e ballando.

Accuratissimi controlli sanitari

Accuratissime, vista la recrudescenza in tutt’Europa, dei contagi da Covid, le procedure di controllo sanitario. Dopo le operazioni di identificazione e i primi controlli sanitari, è previsto che la maggioranza dei migranti sia trasferita su due navi quarantena. Gli altri saranno smistati in centri d’accoglienza dell’isola dove trascorreranno i 14 giorni di isolamento.

La posizione di Malta

Si continua a discutere, intanto, della situazione nel Mediterraneo: dalla Sea Eye è giunto, contestualmente alla comunicazione da parte dell’Italia dell’assegnazione di Trapani come porto sicuro, un richiamo all’Europa per esortare “Malta a far sì che il centro di soccorso de La Valletta risponda finalmente alle chiamate di emergenza e coordini le emergenze in mare, indipendentemente dal colore della pelle o dall’origine delle persone in difficoltà”.

L’appello di Mattarella

Due giorni fa il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, parlando ad Algeri con il presidente Abdelmadjid Tebboune, aveva sottolineato come “il felice rapporto tra Algeria e Italia” potesse “essere da ispirazione” a una “collaborazione con i Paesi sull’altra sponda del mediterraneo che sono la porta per la collaborazione tra Ue e Africa”.

“Penso – aveva aggiunto – che il futuro dell’Africa e dell’Ue sia necessariamente comune e in questo ambito l’Algeria ha un ruolo decisivo”.

Le polemiche politiche

Lo sbarco di ieri e quello che potrebbe avvenire a breve hanno scatenato le consuete polemiche da parte del capo della Lega Matteo Salvini, che – pur non essendo riuscito a far nulla del genere quand’era ministro dell’Interno – si è chiesto “I ministri dell’Interno e degli Esteri hanno chiesto a Berlino e Bruxelles di farsi carico di questi immigrati o per loro va bene così?”.

Ma una risposta preventiva era già arrivata dalla ministra Lamorgese tramite una intervista pubblicata dal quotidiano Il Messaggero in cui sottolineava che problemi come l’immigrazione irregolare, “non si risolvono certo con dichiarazioni propagandistiche”.

Un tavolo Ue-Africa

La verità è quella sottolineata da Mattarella e che viene predicata da anni ormai dal sindaco di Lampedusa Martello: la soluzione si raggiungerà solo quando i Paesi africani e quelli europei si metteranno attorno a un tavolo per studiare canali e modalità per l’ingresso regolare.

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