Migranti, stop dei giudici al Decreto Salvini - QdS

Migranti, stop dei giudici al Decreto Salvini

Raffaella Pessina

Migranti, stop dei giudici al Decreto Salvini

sabato 04 Maggio 2019

Tribunale di Bologna ordina l’iscrizione all’Anagrafe di due richiedenti asilo. Il vicepremier: “Se vogliono fare politica si candidino a sinistra”

ROMA – È un fiume in piena il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, dopo la sentenza del Tribunale di Bologna che ha dato ragione a due richiedenti asilo a cui il Comune aveva negato l’iscrizione anagrafica in base al “Decreto Salvini”.

Il ministro ha parlato di sentenza vergognosa. “Se qualche giudice vuole fare politica e cambiare le leggi per aiutare gli immigrati, lasci il Tribunale e si candidi con la sinistra. Faremo ricorso – ha detto Salvini – intanto invito tutti i sindaci a rispettare (come ovvio) la Legge”. Il commento il ministro lo ha fatto durante un comizio che si è tenuto a Reggio Emilia ed è stata l’occasione per affrontare il tema della riforma della giustizia che per Salvini “dovrà prevedere che anche i giudici come tutti gli altri lavoratori se sbagliano pagano. Perchè in Italia a non pagare eventuali errori ci sono solo i giudici e Fabio Fazio”.

Salvini se l’è presa, si fa per dire, anche con Papa Francesco. “L’integrazione vera dei migranti – ha detto – è possibile solo se i numeri sono sotto controllo. L’integrazione vera è possibile se i numeri sono sotto controllo; se ne arrivano 100 o 200 mila all’anno con i barchini o con i barconi è il caos; io non voglio il caos e penso che non lo voglia neanche il Santo Padre”.

Il tema dell’immigrazione è da sempre al primo posto del ministro che commentando la visita in Ungheria, ha elogiato la costruzione del muro per respingere gli ingressi degli irregolari realizzato dal premier Victor Orban: “ha ottenuto il risultato”, ha detto Salvini, che ha ribadito che in Italia “si arriva se si ha il permesso” e “non per fare casino”.

Quindi più l’Europa “mi richiama e mi processa” sul tema dell’accoglienza degli immigrati, e “più io blocco i barconi in questo paese”. “Dall’Europa mi hanno mandato non so quante lettere di richiamo perché bloccavo i barconi – ha detto Salvini – io dico: più mi richiamano, più mi processano e più io blocco i barconi in questo paese. In Italia si arriva se si ha il permesso di arrivare, si arriva con i documenti e con un futuro da proporre, non per fare casino”.

Lapidario il commento del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando: “A Bologna i giudici confermano che è illegittimo non iscrivere I migranti all’anagrafe. Matteo Salvini commenta questa decisione definendola ‘vergognosa’, ma vergognoso è un ministro dell’Interno che scappa di fronte alla legge. A Palermo abbiamo già avviato oltre 200 pratiche di iscrizione anagrafica perché, come abbiamo sempre sostenuto, l’obbedienza alla Costituzione e alla legge impone di non escludere alcuno. L’unica vergogna in tutta questa vicenda è quella di chi alimenta quotidianamente violenza, razzismo e xenofobia con esibizioni muscolari a parole per poi fuggire a nascondersi dietro la vergognosa immunità parlamentare votata da una maggioranza sempre più a guida leghista”.

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