Migranti, Totò Martello a Salvini, si metta in quarantena - QdS

Migranti, Totò Martello a Salvini, si metta in quarantena

redazione web

Migranti, Totò Martello a Salvini, si metta in quarantena

martedì 25 Agosto 2020

Il sindaco di Lampedusa, "era senza mascherina nell'hotspot, attente le persone che incontra in campagna elettorale". E aggiunge, "gravissimo dire che i migranti positivi passeggiano tra i turisti". Il ministro Provenzano, "procurato allarme"

“Dal momento che Salvini ha recentemente visitato il Centro di accoglienza di Lampedusa, e, come si vede dalle foto che si trovano in rete, non indossava la mascherina, forse è il caso che osservi un periodo di quarantena, per evitare che possa essere lui stesso a mettere a rischio le tante persone che incontra in campagna elettorale”.

Lo ha detto il sindaco di Lampedusa Totò Martello, che ha anche contestato una dichiarazione del capo della Lega Nord rilasciata nel corso di una iniziativa elettorale.

“Sostiene – ha detto – che ‘a Lampedusa ci sono migranti positivi che passeggiano fra i turisti’: forse non si è reso conto della gravità di una affermazione simile, fatta con tanta leggerezza. Un conto è dire che ci sono migranti risultati positivi al covid, ben altra cosa è dire che questi ‘passeggiano in mezzo ai turisti'”.

“La Prefettura di Agrigento – ha spiegato Martello – è prontamente intervenuta per smentire questa notizia, affermando che i migranti positivi sono rimasti ‘isolati in una struttura deputata all’interno del Centro’. Ma Salvini ha lanciato un macigno sugli imprenditori e sui cittadini di Lampedusa, che già hanno tanti problemi”.

“È indegno – ha concluso – alimentare in questo modo panico e paura, fare campagna elettorale sulla pelle dei lampedusani”.

Provenzano a Salvini, ora anche procurato allarme

E su twitter il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, ha scritto: “C’è un limite a tutto. Anche a @matteosalvini. Dire che a Lampedusa gli immigrati positivi al Covid ‘passeggiano tra i turisti’, una menzogna smentita dalla Prefettura, non è solo un insulto alle istituzioni, alle forze dell’ordine, ai lampedusani. È reato, procurato allarme”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017