Misure di sostegno per gli orfani di crimini domestici - QdS

Misure di sostegno per gli orfani di crimini domestici

Serena Giovanna Grasso

Misure di sostegno per gli orfani di crimini domestici

martedì 21 Luglio 2020

Pubblicato sulla Guri n. 164 il regolamento che dispone l’erogazione dei benefici: per il 2020 stanziati 3,5 milioni di euro. Finalizzate ad incentivare il diritto allo studio, iniziative di orientamento e formazione per l’inserimento lavorativo

PALERMO – Ammontano a 3,5 milioni di euro le risorse stanziate dal fondo di rotazione per la solidarietà agli orfani di crimini domestici per l’anno 2020 (per il 2021 si scende a due milioni di euro). Sulla Guri numero 164 dello scorso primo luglio è stato pubblicato il regolamento recante l’erogazione di misure di sostegno agli orfani di crimini domestici e di reati di genere e alle famiglie affidatarie. Le somme stanziate sono finalizzate al sostegno del diritto allo studio, ad iniziative di orientamento, formazione e sostegno per l’inserimento nell’attività lavorativa e per spese mediche ed assistenziali.

Relativamente al sostegno al diritto allo studio sono riconosciute borse di studio e gratuità o semigratuità della frequenza di convitti o istituzioni educative in generale. Per fruire di tali benefici, gli studenti degli istituti di grado primario e secondario devono produrre e presentare il certificato di frequenza degli studi; mentre gli studenti universitari per poter accedere alle misure devono aver sostenuto con esito positivo almeno un terzo degli esami prescritti annualmente dal corso di studio universitario.

Dei 3,5 milioni di euro complessivamente stanziati per l’anno in corso, due milioni di euro andranno alle iniziative di orientamento e formazione per l’inserimento lavorativo. Di questi, 500 mila euro saranno fruibili dai datori di lavoro privati che assumono con un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato gli orfani di crimini domestici, nella misura di un incentivo pari fino al 50% dei contributi dovuti per un periodo massimo di 36 mesi. Le domande devono essere presentate dal datore di lavoro all’Inps e all’ufficio territoriale del Governo di residenza dell’orfano della Prefettura.

Saranno, invece, destinati al sostegno di spese mediche e assistenziali 500 mila euro dell’ammontare investito per l’anno in corso. In particolare, le risorse sono destinate a sostenere a titolo di compartecipazione le spese per le prestazioni mediche e di assistenza materiale e psicologica (psicoterapia, somministrazione di test proiettivi della personalità, valutazione diagnostica multidisciplinare, interventi psicoeducativi e di supporto all’autonomia e alle attività della vita quotidiana, interventi psicoeducativi finalizzati al recupero dell’autonomia personale sociale e lavorativa). Le domande devono essere presentate allegando la documentazione che attesti i pagamenti sostenuti.

Alle famiglie affidatarie è concesso un beneficio del valore di 300 euro mensili, a patto che la famiglia sia riconosciuta affidataria e che l’orfano non abbia compiuto la maggiore età al primo gennaio 2020. La domanda di sostegno deve essere presentata dalle famiglie interessate e deve contenere copia del provvedimento giudiziario di affidamento del minore e copia del provvedimento o degli atti del procedimento penale.

Tutti i benefici enunciati sono cumulabili tra di loro. Qualora venga meno il presupposto per la loro erogazione, gli aiuti economici vengono revocati. In caso di accertamento dell’insussistenza delle condizioni previste, l’aiuto economico non è soggetto a ripetizione.

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