L’attività di Salvatore Buzzi e Massimo Carminati, principali imputati dell’indagine sul cosiddetto ‘Mondo di mezzo’ a Roma, secondo i giudici , ha “inquinato persistentemente e pesantemente, con metodi corruttivi pervasivi e per gran tempo, le scelte politiche e l’agire pubblico dell’ente locale”.
E’ quanto scrivono i giudici di Roma nelle motivazioni della sentenza con cui hanno condannato, nell’ambito del secondo processo d’appello, tra gli altri, l’ex neofascista dei Nuclei armati rivoluzionari (Nar) a 10 anni e il ras
delle cooperative a 12 anni e 10 mesi.