Monitoraggio cardiaco ad alta quota per studiare meglio cuore e polmoni - QdS

Monitoraggio cardiaco ad alta quota per studiare meglio cuore e polmoni

redazione

Monitoraggio cardiaco ad alta quota per studiare meglio cuore e polmoni

mercoledì 15 Gennaio 2020

Un’innovativa stazione di monitoraggio inaugurata di recente sulle vette del Monte Bianco

in collaborazione con ITALPRESS

MONZA (MB) – Sulle vette innevate del Monte Bianco il 2019 si è concluso con un’iniziativa che volge lo sguardo al futuro, inteso come promessa di progresso e sostenibilità: Punta Helbronner, a 3.466m di altitudine, ha ospitato l’inaugurazione della nuova e innovativa stazione biometrica Keito K9, postazione per il controllo cardiaco ad alta quota del Centro cardiologico monzino, l’omaggio della Fondazione Ieo-Ccm al cuore di tutti coloro che decideranno di avventurarsi e che desidereranno monitorare gratuitamente le reazioni del proprio corpo ad altezze elevate.

La stazione di cardiomonitoraggio è stata ideata da Piergiuseppe Agostoni, coordinatore dell’Area Cardiologia critica del Centro cardiologico monzino, professore ordinario di malattie cardiovascolari dell’Università degli studi di Milano e uno dei massimi esperti di alta quota in ambito cardiovascolare, insieme ai suoi collaboratori Carlo Vignati e Massimo Mapelli, i due cardiologi che hanno accompagnato l’atleta paralimpico Luca Galimberti nella sua salita sul ghiacciaio del Monte Bianco fino al Col des Flambeaux, all’ombra del Dente del Gigante.

Posizionata a monte delle Funivie Monte Bianco presso Punta Helbronner, multilingue e dotata di schermo touch screen, la postazione per il controllo cardiaco in altitudine Keito K9 determina nello specifico peso, altezza, percentuale di massa magra e grassa, indice di massa corporea (Bmi) ma soprattutto misura pressione arteriosa, frequenza cardiaca e saturazione di ossigeno nel sangue. “La disponibilità di moderni impianti di risalita – spiega Agostoni del Centro Cardiologico monzino – garantisce la fruibilità dell’alta quota e, in tempi sempre più brevi, a ogni categoria di soggetto, dal sano al cardiopatico, dal giovane all’anziano. Ci si trova così ad avere da un lato meno ossigeno a disposizione, e dall’altro un’inferiore capacità di utilizzarlo. Tutto questo può generare alterazioni a livello cardiovascolare che è bene conoscere e, in alcuni casi specifici, tenere sotto controllo. Per informare e sensibilizzare ulteriormente la popolazione, accanto alla stazione biometrica Keito K9 abbiamo installato anche pannelli informativi relativi agli effetti cardiovascolari che derivano dall’esposizione acuta alle altezze: insieme al lavoro della stazione biometrica permetteranno a chiunque di verificare alcuni parametri e consentiranno di valutare se si rientra nei limiti di normalità in rapporto all’altitudine”.

“In conclusione – chiude Agostini – lo scopo primario di questo progetto è valutare le caratteristiche della popolazione che frequenta l’alta quota e capire cosa succede a cuore e polmoni quando ci si trova ad altezze elevate”.

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