Domani verrà effettuata l’autopsia sul corpo di Nicolò Caruso, operaio 60enne di Militello in Val di Catania morto folgorato sul lavoro lo scorso 11 agosto. Intanto, per la morte dell’operaio sono indagate sei persone, tra cui i vertici di E-Distribuzione.
L’accusa formulata per tutti gli indagati per la morte di Nicolò Caruso è di omicidio colposo.
L’operaio del Catanese è deceduto in seguito a una violenta scarica elettrica mentre effettuava lavori di manutenzione e riparazione su un traliccio a Caltagirone (CT). L’ennesima tragedia sul lavoro in Sicilia, sulla quale sono in corso le indagini di rito, è avvenuta in contrada Magazzinazzo.
La Procura di Caltagirone ha aperto un fascicolo sul caso e disposto l’autopsia sul cadavere di Nicolò Caruso. L’esame dovrebbe essere effettuato già domani mattina dal medico legale catanese Giuseppe Ragazzi. Dopo la salma della vittima potrà essere restituita ai familiari.
Nel frattempo, sul registro degli indagati per la morte di Nicolò Caruso, dipendente della Sirti, figurano i nomi di sei persone. Tra questi anche i vertici di E-Distribuzione. Per tutti l’accusa è di omicidio colposo. Il pubblico ministero competente avrebbe già inviato gli avvisi di garanzia ai diretti interessati. Secondo quanto emerso da un comunicato di Studio 3A Infortunistica, sarebbero iscritti nel registro degli indagati: Francesca Romana Napolitano, 50 anni. e Vincenzo Ranieri, 47, in qualità, rispettivamente, di presidente del consiglio di amministrazione e di amministratore delegato di E-Distribuzione; Andrea Moglia, 57 anni, responsabile dell’Unità Territoriale di Catania della società; S. S., 55 anni; S. M., 59, e V. A., 58.
Proseguono le indagini per ricostruire i dettagli della tragedia che ha colpito Nicolò Caruso.
Fonte immagine: Militello Web TV