Movimento di Greta non si ferma, primo sciopero on line in 160 Paesi - QdS

Movimento di Greta non si ferma, primo sciopero on line in 160 Paesi

redazione web

Movimento di Greta non si ferma, primo sciopero on line in 160 Paesi

giovedì 23 Aprile 2020

Sarà “lo sciopero digitale più grande di sempre”, per chiedere una “giustizia climatica” al grido degli hashtag #digitalstrike e #ritornoalfuturo. Lo promettono per domani in 160 Paesi del mondo i ragazzi di Greta, quelli che hanno costituito il movimento Fridays for future (Fff) ispirati dalla giovane attivista svedese che ogni venerdì da agosto 2018 sciopera per il clima. Perchè quella del global warming è “una crisi in atto e sarà la prossima da affrontare una volta usciti da quella del coronavirus”, spiegano.

La prima “di tante altre crisi, sanitarie, economiche o umanitarie dovute al cambiamento climatico e ai suoi frutti avvelenati” scrive Fff Italia sul sito ritornoalfuturo.org . Nell’attuale emergenza sanitaria che vivono come “un incubo” pieno di “incertezza”, questi ragazzi non possono più scendere in strada con i cartelloni a protestare contro i governi “poco incisivi” contro il riscaldamento globale e per sollecitare azioni finchè si è in tempo: “Sono rimasti solo 8 anni per evitare le conseguenze peggiori”, ricorda Fff Italia avvertendo che “l’uscita dall’emergenza della Covid-19 sarà la nostra ultima occasione per investire davvero sulla transizione ecologica”. Allora scendono nell’habitat a loro più congeniale, internet.

Perché neanche la quarantena può fermare “il desiderio di migliaia di ragazze e ragazzi in tutto il mondo di difendere il loro futuro”. Allo sciopero si partecipa postando una foto del digital strike, geolocalizzandosi a palazzo Chigi, seguendo la diretta con scienziati, attori e cantanti, partecipando agli eventi del gruppo Fff della propria città (115 quelle che partecipano in Italia). Il movimento ha scritto una lettera appello all’Italia, già firmata da circa settemila persone fra cui decine di docenti universitari e ricercatori sul clima. “Fusione dei ghiacciai ed innalzamento dei mari, acidificazione degli oceani, inondazioni, ondate di calore e siccità sempre più intensi, tempeste e uragani sempre più devastanti” dimostrano la crisi in atto ma “la soluzione esiste già: la transizione ecologica sarà il cuore e il cervello di questa rinascita” dopo la pandemia, “una rivoluzione del nostro intero sistema”, senza ritornare al passato ma guardando avanti preparando “il nostro Ritorno al Futuro”. La strada che indicano è “dare il via a un colossale, storico, piano di investimenti pubblici sostenibili che porterà benessere e lavoro per tutti, dopo il viaggio nell’oscurità di questa pandemia”.

C’è tanto ottimismo in questi ragazzi che hanno una visione sul futuro, in cui ad esempio “produrremo tutta l’energia da fonti rinnovabili”, si riconvertiranno le aziende inquinanti e ci sarà un trasporto pubblico efficiente, si rinnoveranno edifici pubblici e privati, abbattendo emissioni e bollette. E come ribadito più volte da Greta “è la scienza a indicarci la rotta”. “Cara Italia – scrivono – sei di fronte ad un bivio della tua storia, e non dovranno esserci miopi vincoli di bilancio o inique politiche di austerity che ti impediscano di realizzare questa svolta. Cara Italia, tu puoi essere d’esempio. Puoi guidare l’Europa e il mondo sulla strada della riconversione ecologica”.

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