Musei: aperti nei festivi grazie all'accordo con i sindacati - QdS

Musei: aperti nei festivi grazie all’accordo con i sindacati

Raffaella Pessina

Musei: aperti nei festivi grazie all’accordo con i sindacati

giovedì 13 Giugno 2019

Il Dipartimento regionale dei Beni culturali: intesa “Frutto di serrato lavoro”. In questo periodo maggior flusso di visitatori. A ciascun lavoratore la Regione deve arretrati fino a quattromila euro, pagati grazie all'accordo

PALERMO – Finalmente in Sicilia i siti museali resteranno aperti anche nei giorni festivi. È stato infatti firmato l’accordo preliminare tra il Dipartimento regionale dei Beni culturali e le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. I rappresentanti dei sindacati di categoria hanno sottolineato che l’accordo raggiunto ha un doppio valore perché favorisce i lavoratori ai cui vengono finalmente riconosciuti i loro diritti e dall’altro favorisce l’economia dell’isola che ogni giorno è visitata da migliaia di turisti.

“I lavoratori che rappresentiamo hanno a cuore il funzionamento della macchina amministrativa e la buona immagine della Sicilia. È importante restare aperti quando maggiore è il flusso di visitatori”.

Si dice soddisfatto il dirigente regionale Sergio Alessandro che ha condotto e concluso positivamente le trattative che duravano da molti mesi. “È una importante tappa per dare il giusto lustro al mondo dei beni culturali regionali e ai lavoratori che vi sono impegnati – afferma – Ho già dato mandato agli uffici di convocare nei prossimi giorni l’incontro per la chiusura definita dell’accordo. Per quella data spero di ottenere il benestare unanime di tutte le sigle sindacali”.

Le trattative sono state portate avanti anche per ottenere dalla Regione il pagamento degli arretrati. A breve quindi dovrebbero essere messe in pagamento le indennità che il personale dei Beni culturali aspetta da tempo. “Un altro obiettivo importante – sottolineano i sindacati – perché non è ammissibile che i lavoratori che con sacrificio hanno garantito l’apertura dei siti ad oggi aspettino ancora pagamenti arretrati”. Dal 2016 i dipendenti sono in attesa delle indennità che vanno da circa 3 mila a 4 mila euro ciascuno.

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