Musumeci insiste: “Mi ricandido” ma Micciché abbraccia Renzi - QdS

Musumeci insiste: “Mi ricandido” ma Micciché abbraccia Renzi

Raffaella Pessina

Musumeci insiste: “Mi ricandido” ma Micciché abbraccia Renzi

mercoledì 27 Ottobre 2021

Il coordinatore regionale di Fi ufficializza l’alleanza con Sicilia Futura-Iv. In vista delle Comunali a Palermo e delle Regionali del 2022

PALERMO – Cerca di ricompattarsi il centrodestra dopo i risultati delle amministrative in Sicilia che hanno premiato il Partito Democratico unito con il Movimento Cinquestelle. Ieri mattina a Palazzo dei Normanni il presidente dell’Assemblea regionale siciliana nonché leader di Forza Italia, Gianfranco Micciché, ha convocato una conferenza stampa di presentazione dell’accordo tra Sicilia Futura – Italia Viva e Forza Italia. Le due formazioni politiche si presenteranno unite sia al rinnovo del consiglio comunale del capoluogo, che alle regionali per il nuovo parlamento. Nel formalizzare questa intesa Micciché ha parlato di un “accordo politico, serio e stretto”, di cui aveva discusso nei giorni scorsi in una cena a Firenze con il leader di Iv, Matteo Renzi. “Ci lavoravamo da tempo, ha detto il leader siciliano di Fi- non è stata una operazione facilissima, Sicilia Futura-Iv ha persone forti nei territori e abbiamo operato per evitare eventuali conflitti che non ci sono”.

Miccichè ha ricordato l’impegno che Sicilia Futura-Iv ha avuto in passato nel centrosinistra e ha definito l’intesa “un festival della politica migrante” perché “si tratta di una integrazione tra forze politiche che la pensano all’80% allo stesso modo, per il resto del 20% faremo in modo di trovare condivisioni”. I due gruppi all’Ars contano in totale 16 parlamentari. Il capogruppo di Sicilia Futura-Italia Viva all’Ars Nicola D’Agostino ha spiegato che verrà messo in atto un processo di integrazione dei gruppi parlamentari affinché alle amministrative e alle Regionali non ci sia distinzione tra loro.

Siamo moderati e centristi, lontani da sovranismi e populismi”. Presente alla conferenza stampa anche il deputato regionale di Sicilia Futura-Italia Viva, Edy Tamajo, che ha precisato di non essere interessato alla candidatura a sindaco di Palermo. “Prima di ragionare sul candidato ritengo comunque che si debba parlare di programmi, di perimetro e di coalizione – ha aggiunto – Lagalla potrebbe essere un nome importante ma ritengo comunque che il candidato sindaco di Palermo debba essere deciso insieme, senza primarie, all’antica, seduti attorno a un tavolo”.

Su un’intesa con la nuova Dc di Totò Cuffaro, Tamajo ha negato di averlo mai incontrato: “Non so se lo hanno fatto altri. Posso dire che non abbiamo mai fatto ragionamenti di prospettiva o di percorsi politici comuni”. Micciché si è detto d’accordo sul confronto tra i rappresentanti della coalizione, e che il nome del candidato a sindaco di Palermo verrà fuori entro Natale, sbilanciandosi su tre nomi, Roberto Lagalla (Udc), Ciccio Cascio di Fi e Francesco Greco. “Si deciderà al tavolo: i nomi che ho fatto difficilmente potrebbero trovare l’opposizione di Forza Italia. Certo non può esserci come candidato chi è uscito da Fi”. L’alleanza tra i due gruppi politici era nell’aria da un po’, ma l’idea non era piaciuta a tutto il centrodestra. Infatti il governatore della Sicilia Nello Musumeci era stato chiaro, ironizzando su una ipotesi che ora è divenuta realtà. “Mi fa piacere che ci sia fantasia creativa in politica – aveva commentato – ognuno ha il diritto di esprimerla”.

Un imperturbabile Nello Musumeci, intanto, conferma la sua candidatura alle Regionali del 2022: “Se non ci fosse stata la pandemia – ha detto – io avrei salutato tutti, ma questa situazione non mi ha permesso di realizzare tutto quello che volevo, per cui sarà un arrivederci. Sarò in campagna elettorale alle prossime regionali: vedremo se i candidati saranno due, tre o quattro”.

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