Mutui prima casa (Drago M5S), “Banche concedano sospensione senza appellarsi a cavilli e pratiche poco chiare” - QdS

Mutui prima casa (Drago M5S), “Banche concedano sospensione senza appellarsi a cavilli e pratiche poco chiare”

redazione

Mutui prima casa (Drago M5S), “Banche concedano sospensione senza appellarsi a cavilli e pratiche poco chiare”

venerdì 03 Aprile 2020

La senatrice del MoVimento Cinque Stelle Tiziana Drago ha inviato
una missiva ai vertici dell’Associazione bancaria italiana per sottoporre il
caso, segnalato da diversi cittadini, della mancata sospensione dei mutui per
l’acquisto della prima casa.

“I mutuatari legittimati ad ottenere la sospensione del pagamento
delle rate per l’acquisto della prima casa, come previsto dal quadro normativo
di applicazione del fondo Gasparrini, esteso poi dal Dl “Cura Italia”,
lamentano il fatto che alcune banche si sarebbero, prima dell’emanazione del
“Cura Italia”, avvalse della facoltà di risoluzione del contratto per ritardato
pagamento, perché il ritardo si sarebbe verificato almeno sette volte, anche
non consecutive. Tale “operazione” sarebbe stata fatta, inviando la lettera di
‘decadenza del beneficio del termine’, praticamente la risoluzione del
contratto, a mezzo dell’invio di lettere retrodatate, utilizzando un corriere
privato, e non Poste Italiane”, spiega la senatrice Drago.

“Con la modalità di invio tramite corriere privato, sulle lettere
non vi è impressa, o per lo meno non lo è quasi mai, la data di consegna e
quindi non vi è la possibilità di dimostrare l’attendibilità della data di
emissione della missiva. Ciò ha messo a riparo tutte quelle banche che hanno
adottato la modalità sopra descritta a discapito dei tantissimi mutuatari che
hanno pagato in ritardo le rate del mutuo e creato conseguenze tali da
escluderli dalle agevolazioni inserite nel Cura Italia”, aggiunge la
parlamentare pentastellata.

“La soluzione per questi casi, che riguardano migliaia di
famiglie, – secondo la senatrice Drago, segretario della commissione Finanze
del Senato – è non prendere in considerazione la data trascritta nella lettera,
quanto la data di consegna all’ufficio postale”

“Mi è stato segnalato, altresì, che alcuni noti istituti bancari
hanno bloccato l’acquisizione di posta elettronica certificata, fatto grave
assimilabile ad “interruzione di pubblico servizio. Confido in un
intervento celere da parte dell’Abi che ponga riparo a questi
incresciosi casi, visto il momento storico delicato che tutti stiamo vivendo,
assicurando le giuste possibilità di sospensione dei mutui a chi ne ha
diritto”, conclude Drago.

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