Il primo Dpcm di Draghi, nuove regole e restrizioni, ecco quali - QdS

Il primo Dpcm di Draghi, nuove regole e restrizioni, ecco quali

Luigi Ansaloni

Il primo Dpcm di Draghi, nuove regole e restrizioni, ecco quali

venerdì 26 Febbraio 2021

Ecco le regole e le restrizioni, riaperture e novità che entreranno in vigore dal 6 marzo

Ecco il primo Dpcm del Governo di Mario Draghi. Le regole e le restrizioni, riaperture e novità che entreranno in vigore dal 6 marzo.

IN CASA ANCHE NON CONVIVENTI

Viene cancellata dal bozza del nuovo dpcm la misura – citata nel precedente documento, secondo cui – “con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza”.

Nella bozza del nuovo provvedimento restano comunque “vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose”.

RISTORANTI

Niente apertura serale per i ristoranti. La bozza del Dpcm inviato alle Regioni conferma quanto già annunciato dai ministri ai presidenti nella riunione di giovedì.

“Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) – si legge nella bozza – sono consentite dalle 5 alle 18” con un massimo di 4 persone per tavolo “salvo che siano tutti conviventi”. Dopo le 18 “è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico”.

Resta invece consentita “senza limiti di tempo la ristorazione negli alberghi e in tutte le altre strutture ricettive, limitatamente ai propri clienti che siano ivi alloggiati”.

CINEMA E TEATRI

A decorrere dal 27 marzo 2021, gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi. E’ quanto prevede una bozza del nuovo Dpcm.

FIERE E DISCOTECHE

Fiere, congressi e discoteche restano chiuse, anche in zona bianca. “Restano sospesi gli eventi – si legge nella bozza – che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto, comprese le manifestazioni fieristiche e i congressi nonché le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso”.

PARRUCCHIERI

In zona rossa saranno chiusi i barbieri e i parrucchieri, che il precedente governo lasciava aperti.

PASQUA

Le misure che entreranno in vigore a partite dal 6 marzo, saranno valide anche a Pasqua. E’ quanto prevede la bozza del Dpcm inviato alle Regioni. “Le disposizioni del presente decreto – si legge nel testo – si applicano dalla data del 6 marzo 2021, in sostituzione di quelle del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 gennaio 2021, e sono efficaci fino al 6 aprile 2021”, il giorno dopo Pasquetta.

NUOVI PARAMETRI

Al fine di dare attuazione agli indirizzi forniti dalle Camere ai sensi dell’articolo 2, comma 1, del decreto legge n. 19 del 2020, è istituito presso il Ministero della salute un tavolo tecnico di confronto, costituito con decreto del Ministro della salute, composto da rappresentanti del Ministero della salute, dell’Iss, delle Regioni e delle Province autonome su designazione del Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nonché da un rappresentante del Ministro per gli affari regionali e le autonomie per procedere all’eventuale revisione o aggiornamento dei parametri per la valutazione di rischio.

IL CASO BRASILE

Alle persone che hanno soggiornato o transitato in Brasile nei 14 giorni precedenti, l’ingresso nel territorio nazionale è consentito per raggiungere anche il domicilio, abitazione o residenza dei figli minori (in aggiunta al proprio).

SCUOLA

La scuola resta in presenza per gli alunni dell’infanzia, delle elementari e delle medie mentre per quelli delle superiori la didattica è in presenza “almeno al 50% e fino ad un massimo del 75%”. Nel testo si introduce un’ulteriore misure: “al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa”.

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