Ocean Viking oggi a Porto Empedocle per la quarantena - QdS

Ocean Viking oggi a Porto Empedocle per la quarantena

redazione web

Ocean Viking oggi a Porto Empedocle per la quarantena

lunedì 06 Luglio 2020

Ha ancorato stamattina dopo dieci giorni trascorsi in mare, con i 180 migranti allo stremo. Nel pomeriggio per le condizioni del mare è entrata in porto. I migranti portati sulla Moby Zazà da dove stamattina sono scese 169 persone con tamponi negativi

Dopo dieci giorni in mare con i migranti allo stremo e una situazione a bordo drammatica con sei tentativi di suicidio e scene di panico, la Ocean Viking, nave della ong Sos Mediterranee, ha ancorato poco dopo le cinque di stamattina al largo di Porto Empedocle, come da indicazioni ricevute dalla Capitaneria.

Tamponi negativi per 169 su Moby Zaza, andranno a Crotone

Stamattina si è avuto l’esito del doppio tampone di controllo anti-covid per i migranti già a bordo della nave-quarantena.

Così sono stati 169 gli ospiti della Moby Zazà sbarcati e trasferiti in autobus in strutture d’accoglienza di Crotone, in Calabria.

Ponti sanificati per imbarcare i naufraghi della Ocean Viking

I ponti della nave-quarantena dove queste persone erano sistemate sono stati sanificati per poter imbarcare i 180 migranti della Ocean Viking.

Sulla Moby Zazà, resteranno 42 persone di cui trenta contagiati dal coronavirus sono sul ponte numero 7, la cosiddetta “zona rossa”.

Ocean Viking entra in porto per le avverse condizioni del mare

In serata l’Ocean Viking è entrata in porto per le non buone condizioni del mare: a causa del vento, le onde sono arrivate a circa 2 metri d’altezza.

La Prefettura di Agrigento per evitare rischi durante il trasbordo dalla nave della ong alla Moby Zazà, ha dunque dato il via libera all’ingresso in porto e all’approdo della nave di Sos Mediterranee.
L’Ocean Viking approderà nel punto più distante della banchina Todaro, a circa due chilometri dalla città.

Migranti su bus senza passare da Porto Empedocle

Nel frattempo è ancora atteso l’esito dei tamponi rino-faringei ai quali i 180 migrati, salvati in acque internazionali, ieri, erano stati sottoposti.

I migranti verranno caricati, direttamente dall’Ocean Viking su dei bus che li condurranno nella stiva della Moby Zazà.

Di fatto, i 180 non metteranno piede sul territorio agrigentino.
Anche qualora dovessero arrivare esiti positivi al Coronavirus, i migranti verranno imbarcati sulla Moby Zazà.

Andranno solamente nella parte – il ponte – dove si trovano già gli altri contagiati.

Ieri sera il permesso di raggiungere Porto Empedocle

La nave aveva ricevuto ieri sera il permesso di dirigersi verso Porto Empedocle. dopo che a bordo erano stati effettuati i tamponi sui 180 naufraghi. A occuparsene personale medico dell’Asp di Ragusa e due sanitari dell’Usmaf, non senza polemiche però.

A sollevarle l’assessore siciliano alla Salute, Ruggero Razza, che ha affermato, “la Regione si è sostituita allo Stato. Non mi pare una cosa normale. Qualcuno a Roma però dovrebbe iniziare a chiedersi perché in Sicilia l’Usmaf non ha personale per adempiere ai suoi compiti istituzionali. E fare qualcosa. Subito”.

La Sindaco di Porto Empedocle, Moby Zazà vada a Pozzallo

“La Moby Zazà viene utilizzata in modo diverso rispetto a quello che noi avevamo chiesto, ossia che imbarcasse i migranti sbarcati a Lampedusa per evitare che i gruppi di extracomunitari viaggiassero sul traghetto di linea senza aver fatto prima la quarantena e senza che si avesse contezza della loro negatività al Coronavirus”.

Lo ha detto il sindaco di Porto Empedocle, la grillina Ida Carmina.

“Visto che è punto di trasbordo per le Ong – ha aggiunto -, la nave si può spostare a Pozzallo, nel Ragusano, perché è quella la rotta della ong”.

“Sia la Sea Watch che l’Ocean Viking – ha sostenuto la Carmina – sono rimaste al largo di Pozzallo per poi essere indirizzate a Porto Empedocle. A questo punto, la nave può essere messa al largo di Pozzallo: cerchiamo di dividerci i compiti. Noi abbiamo già lo sbarco dei migranti provenienti da Lampedusa con il traghetto, non è che Porto Empedocle deve essere l’unica città italiana a sopportare il peso dei trasferimenti in una situazione d’emergenza sanitaria come quella attuale”.

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