Omicidio Favara, un solo assassino e a volto scoperto - QdS

Omicidio Favara, un solo assassino e a volto scoperto

redazione web

Omicidio Favara, un solo assassino e a volto scoperto

lunedì 16 Agosto 2021

Un omicidio pianificato, secondo gli investigatori, quello di Salvatore Lupo, l'imprenditore ex presidente del Consiglio comunale, ucciso ieri sera con due colpi di pistola dentro un bar

Notte di interrogatori a Favara, in provincia di Agrigento, dove i Carabinieri hanno ascoltato diverse persone nell’ambito dell’indagine sull’omicidio avvenuto ieri pomeriggio in un bar del centro.

La vittima è l’ex presidente del consiglio comunale Salvatore Lupo. Sembra che a uccidere Lupo, che in passato ha avuto dei guai giudiziari, sia stato un killer solitario, che ha sparato almeno 3 colpi di pistola in testa all’uomo.

Gli investigatori hanno ascoltato anche il barista ma sembra che l’uomo, sotto choc, non abbia fornito indicazioni sull’avvenuto.

Una sola persona, a volto scoperto, avrebbe ucciso, con almeno due i colpi di pistola, Salvatore Lupo, di 45 anni, imprenditore ex presidente del Consiglio comunale di Favara, nell’Agrigentino, freddato ieri nello Snack American Bar della centrale via IV Novembre, dopo essere sceso dalla sua Porsche Macan.

Lupo è entrato e ha chiesto di andare in bagno. Ed è stato ucciso, sotto gli occhi del barista, sotto choc, non appena è uscito. Le indagini dei Carabinieri sono coordinate dal procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio e dall’aggiunto Salvatore Vella, e sembrano concentrarsi sulla vita, e sui rapporti personali, della vittima.

Pare che Lupo avesse forti contrasti economici e dissidi in ambito familiare e l’omicidio appare agli inquirenti come pianificato.

La vittima era proprietario di alcune residenze per anziani e nel 2017 era stato arrestato nell’ambito di un’ inchiesta su una cooperativa sociale, con l’accusa di avere sottratto ai dipendenti la metà degli stipendi.

Lo scorso 20 maggio era stato rinviato a giudizio – dal gup del tribunale di Agrigento Francesco Provenzano – assieme ad altri sette imputati nell’ambito dell’inchiesta sulla comunità per disabili psichici di Licata (Agrigento) in cui gli ospiti subivano maltrattamenti.

Nel novembre del 2011 la sua auto era stata incendiata.
Salvatore Lupo era stato eletto consigliere comunale nel 2011 in liste civiche del centrodestra, ed era diventato presidente del consiglio comunale nel 2015

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