Rigettata la richiesta di incidente probatorio e quella di perizia psichiatrica nei confronti di Ernesto Favara, l’ex pescatore accusato dell’omicidio della moglie Maria Amatuzzo avvenuto a Marinella di Selinunte (Castelvetrano, provincia di Trapani) lo scorso 24 dicembre.
Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Marsala, Sara Quittino.
Il legale di Ernesto Favara – indagato per l’omicidio della moglie – avrebbe richiesto una perizia psichiatrica per verificare se, al momento dell’assassinio, l’uomo fosse o meno capace di intendere e di volere. Il giudice per le indagini preliminari ha rifiutato la richiesta, ritenendola “prima ancora che infondata, del tutto inammissibile“.
L’ex pescatore aveva precedentemente risposto alle domande del giudice in seguito all’arresto. Sono ancora da chiarire sulla morte di Maria Amatuzzo: la giovane, 29 anni, sarebbe stata brutalmente uccisa con 12 coltellate all’addome (questo, almeno, secondo l’autopsia effettuata dal medico legale). Ancora poco chiaro anche il movente, anche se si pensa che il presunto killer abbia agito per gelosia nei confronti della coniuge.
L’arresto del marito di Maria Amatuzzo è avvenuto poco dopo. Pare che gli inquirenti abbiano trovato l’odierno indagato in strada con ancora l’arma del delitto – un grosso coltello – in mano.