Tra ieri sera e la notte scorsa fatte scendere tredici persone tra migranti che avevano bisogno di urgenti cure mediche e familiari, ma la nave della Ong spagnola resta ormeggiata a 150 metri da Lampedusa. Il ministro dell'Interno, in rotta con il Governo, non concede l'autorizzazione allo sbarco nonostante l'Europa si sia detta pronta ad accogliere i migranti. La Ong, "Crudeltà". Potrebbe intervenire la Procura di Agrigento. Intanto continua il silenzio del Viminale sugli sbarchi fantasma e il capo della Lega Nord accusa soltanto le Ong di immigrazione clandestina, chiudendo gli occhi sulle centinaia di "micro-invasioni" ormai quasi quotidiane
“Cosa aspettano ad autorizzare lo sbarco di tutte le persone a bordo, che l’emergenza medica diventi insostenibile?. Quanta crudeltà”.
E come non essere d’accordo con i rappresentanti della Open Arms da quindici giorni in mare con il loro carico di dolore: tra ieri sera e la notte scorsa sono state fatte scendere dalla nave della Ong spagnola tredici persone tra migranti che avevano bisogno di urgenti cure mediche e familiari.
Adesso a bordo “solo” 134 naufraghi
Ma l’imbarcazione, che adesso ha a bordo “soltanto” 134 migranti, è rimasta ormeggiata a 150 metri da Lampedusa
Ieri sera hanno lasciato la nave, per motivi psicologici e perché bisognosi di soccorsi sanitari, cinque naufraghi accompagnati da quattro familiari, sei donne e tre uomini, eritrei e somali, accolti sul molo Favarolo da forze dell’ordine e ambulanze per trasferire i migranti bisognosi di cure nel poliambulatorio dell’isola all’hotspot di contrada Imbriacola.
La notte scorsa sbarcate urgentemente altre persone
Poi, la notte scorsa, l’aggravarsi delle condizioni di alcuni naufraghi ha portato alla decisione di far sbarcare urgentemente altre tre persone e un accompagnatore.
I migranti sono stati condotti in ospedale. Tra di loro un naufrago del Mali che era stato inizialmente ricoverato al pronto soccorso per un timpano perforato. Soltanto all’alba, l’uomo è stato dimesso, “ma necessita – secondo quanto dicono dal Poliambulatorio – di controlli più approfonditi da svolgersi in una struttura più adeguata”.
Sbarcato – sempre con la formula dell’evacuazione medica – anche un libico “che ha delle pregresse ferite di arma da fuoco, che hanno bisogno di cure specialistiche”.
Gli “ostaggi di Salvini” ancora sulla nave
Dalla Open Arms, insomma, quelli che sono stati definiti dal segretario del Pd Nicola Zingaretti gli “ostaggi di Salvini”, sbarcano, ma in piccoli gruppi.
Il ministro dell’Interno, in rotta con il Governo, continua infatti a non concedere l’autorizzazione allo sbarco nonostante l’Europa, dopo l’intervento di ieri del Premier Conte, si sia detta pronta ad accogliere la sua quota di migranti.
Salvini, dopo avere aperto una crisi della quale, secondo Di Maio, si sarebbe già pentito, è costretto al muro contro muro con il rischio di un’ennesima sconfitta politica se anche stavolta a Lampedusa dovesse intervenire la Procura della Repubblica di Agrigento. Così alimenta la polemica politica.
Salvini cerca la polemica con gli ex alleati
“Ministri – si legge in un tweet del capo della Lega Nord – che in passato avevano firmato per bloccare gli sbarchi, ora hanno detto no. Coincidenze, per amor di Dio… Certo è strano che a cavallo di Ferragosto ci sia chi lavora per riaprire i rubinetti dell’immigrazione clandestina”.
Intanto continua il silenzio del Viminale sugli sbarchi fantasma e il capo della Lega Nord accusa soltanto le Ong di immigrazione clandestina, chiudendo gli occhi sulle centinaia di “micro-invasioni” ormai quasi quotidiane
L’intervento della Procura di Agrigento
Il permesso allo sbarco dev’essere autorizzato dalla Prefettura di Agrigento e dunque dal Viminale.
Ma il ministro dell’Interno potrebbe essere ancora scavalcato: in alcuni casi, l’ultimo quello della Sea Watch e prima ancora della Alex, lo sbarco dei migranti è avvenuto dopo che l’autorità giudiziaria aveva posto sotto sequestro l’imbarcazione e aperto un fascicolo d’indagine.
La possibilità di far scendere a terra gli “ostaggi” è stato conseguenza del sequestro della nave, atto istruttorio necessario per accertare i reati che vengono ipotizzati.
Gli altri “ostaggi” sulla Ocean Viking
E non va scordato che, oltre a quelli della Open Arms, ci sono altre centinata di “ostaggi” sulla Ocean Viking