Il leader della Lega, Salvini, sul voto previsto per oggi nel Palazzo Madama. “Tutte le decisioni furono collegiali, lo testimoniano anche interventi scritti”
ROMA – Il leader della Lega Matteo Salvini rischia il processo per sequestro di persona per avere impedito – per diciannove giorni nell’agosto 2019 – lo sbarco nel porto di Lampedusa di 164 migranti soccorsi nel Mediterraneo, tra cui molti minori.
L’autorizzazione a procedere è stata richiesta dal Tribunale dei ministri di Palermo.
Oggi è previsto il voto in Aula al Senato. Ci vorranno 160 voti per respingere la richiesta. A favore di Salvini, oltre alla Lega, ci sono Forza Italia e Fratelli d’Italia. Contro di lui, Partito democratico, Movimento Cinquestelle e Leu.
Ago della bilancia: Italia Viva di Matteo Renzi. Due mesi fa la Giunta per le immunità del Senato respinse la richiesta di autorizzazione a procedere. Salvini è fiducioso: “Mi aspetto che il voto esprima dignità, onestà e correttezza. Se poi – aggiunge- dovrò andare al processo per difendere il mio Paese, non sarà il primo nè l’ultimo e lo farò serenamente. Non ritengo che ci sia stato alcun errore, men che meno nessuno reato. Se qualcuno riterrà che sia stato commesso un reato, ne risponderanno in tanti, visto che sono scelte prese collegialmente con alcuni interventi presi per iscritto”.
Salvini riferisce che le decisioni sono state collegiali e ironicamente afferma che se “il Senato voterà per il sì ne risponderà anche il presidente Conte, che mi accompagnerà un po’ a Palermo e un po’ a Catania, e prenderemo una granita…”.
“Quello che ho fatto – ha affermato Salvini – l’ho fatto in compagnia dell’intero governo, a partire dal presidente del Consiglio. Ritengo di aver fatto lealmente quello che c’era nel programma di governo e che gli italiani si aspettavano, e che la legge permetteva. Non ritengo ci sia stato alcun errore o tanto meno reato, se qualcuno riterrà che sia stato commesso un reato, ne risponderemo in tanti, visto che sono scelte prese collegialmente, con anche alcuni interventi scritti”.