“Il pomodoro di Pachino Igp è uno dei prodotti più soggetti a falsificazione dell’intero settore agroalimentare, ma, nell’ambito dell’accordo anti contraffazione siglato nei giorni scorsi tra Cina ed Unione europea, non figura nell’elenco dei prodotti da tutelare”.
A denunciarlo è stato il Consorzio del Pomodoro di Pachino Igp con il presidente Salvatore Lentinello.
Con l’allarme si segnala che oltre al pomodoro di Pachino non sono tutelati dall’accordo neanche tutti gli altri prodotti Igp e Dop provenienti dalla Sicilia.
“Siamo molto amareggiati – ha commentato Salvatore Lentinello – e ci attiveremo affinché il nostro pomodoro rientri nella lista dei prossimi prodotti agroalimentari che necessitano di tutela”.
“L’accordo stipulato nei giorni scorsi non premia – ha aggiunto – la scelta di puntare su colture o prodotti prettamente territoriali e di qualità. E i produttori si ritrovano, ancora una volta a essere l’anello debole della filiera. Chiediamo alla politica e all’Ue un’attenzione più costante ed efficace su queste tematiche. È indispensabile attivarci per farci sentire nei modi opportuni dalle autorità competenti”.
“La penalizzazione si aggiunge – ha spiegato inoltre in una nota il Consorzio di tutela – a quella già subita dall’intero comparto ortofrutticolo siciliano nell’ambito del trattato Ue-Marocco in cui le aziende produttrici della Regione a statuto speciale sono state sfavorite su prezzo, costi e tecniche di produzione”.