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Palermo, effetto quarantena, ferma anche la Ztl

redazione

Palermo, effetto quarantena, ferma anche la Ztl

venerdì 13 Marzo 2020

L’Amministrazione Orlando ha deciso di sospendere il provvedimento fino al prossimo 3 aprile. Opposizione (Lega e FdI) contro l’assessore Catania, “smentito dal suo stesso sindaco”

PALERMO – Il Dpcm #IoRestoaCasa del 9 marzo scorso ha convinto l’Amministrazione comunale a sospendere la Ztl fino al 3 aprile, ossia per l’intera durata del provvedimento. Le restrizioni alla mobilità sono talmente stringenti, infatti, che la Zona a traffico limitato risulterebbe praticamente superflua.

L’assessore alla Mobilità Giusto Catania aveva confermato su Facebook soltanto poche ore prima la Zona a traffico limitato: “In questi giorni – ha scritto – ho ricevuto diverse richieste di sospensione della Ztl a causa del Coronavirus. Le disposizioni per contrastare il virus sono stabilite dal Governo nazionale e le Amministrazioni locali non hanno autonomia decisionale su questa materia. La Ztl è regolamentata dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed è in vigore in numerosissime città italiane. Pertanto se il Governo nazionale, tra le tante misure di contrasto al virus, decidesse di sospendere le limitazioni al traffico veicolare privato anche la città di Palermo si atterrebbe a tali disposizioni”.

Questo il pomeriggio del 9 marzo. In tarda serata però il premier Giuseppe Conte firmava il secondo decreto, quello appunto denominato #IoRestoaCasa, che di fatto metteva in quarantena l’Italia, e quindi anche Palermo, invitando tutti a evitare di uscire di casa se non “senza una valida ragione”, ossia “per andare al lavoro o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali”, necessità che tra l’altro bisogna essere in grado di provare tramite autocertificazione. Per chi sgarra scatteranno, e in alcuni casi sono già scattate, multe e denunce. Nello stesso decreto il governo consigliava di “lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi”. Non divieti espliciti, dunque, ma il pressante tentativo di far comprendere alla popolazione italiana la gravità della situazione e la necessità di compiere dei sacrifici dopo aver assistito agli assalti ai treni e ai supermercati e agli assembramenti dei più giovani nei luoghi della movida, in barba ai consigli, alle direttive e perfino alle preghiere che le istituzioni e i virologi da settimane continuano a ripetere 24 ore su 24 su tutti i canali mediatici e social.

Dinanzi alle nuove prescrizioni, il Comune ha fatto un passo indietro e “il sindaco Leoluca Orlando ha dato disposizione agli uffici – si legge in una nota di Palazzo delle Aquile – di predisporre l’ordinanza per la sospensione della Ztl fino al 3 aprile o comunque fino alla durata delle misure restrittive della mobilità previste dal governo nazionale per contrastare la diffusione del Covid-19”.

“Nel momento in cui – ha detto Orlando – un nuovo provvedimento del Governo impone restrizioni rigidissime alla mobilità personale anche in ambito urbano, limitando gli spostamenti soltanto a quelli strettamente necessari per lavoro, salute ed esigenze personali non rinviabili, è evidente che si determinerà un drastico calo del traffico cittadino e quindi viene meno l’esigenza della zona a traffico limitato”. La sospensione entrerà in vigore dopo la pubblicazione dell’ordinanza.

Una decisione che ha fatto da pretesto per l’ennesimo scontro politico. “Siamo soddisfatti del provvedimento del sindaco Orlando – hanno scritto in una nota Igor Gelarda e Alessandro Anello (Lega) e Francesco Scarpinato (FdI), componenti della VI Commissione di Palazzo delle Aquile, il quale ascoltando e accogliendo l’appello della Commissione consiliare Attività produttive ha deciso di sospendere con un’ordinanza la Ztl”.

“Questo gesto di buon senso e di comprensione – hanno aggiunto – speriamo possa aiutare tutti quei palermitani che stanno affogando nelle difficoltà di una crisi aggravata all’ennesima potenza dal Coronavirus. Un gesto di saggezza politica che va oltre quello che era stato il muro che aveva alzato l’assessore Giusto Catania, trinceratosi dietro l’improbabile giustificazione che sarebbe stata un’eventuale scelta del Governo nazionale a bloccare la Ztl. L’assessore Catania è stato smentito dal suo stesso sindaco”.

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