Palermo: il giorno di Giovanni Falcone tra le polemiche - QdS

Palermo: il giorno di Giovanni Falcone tra le polemiche

redazione

Palermo: il giorno di Giovanni Falcone tra le polemiche

giovedì 23 Maggio 2019

Le celebrazioni per l'anniversario della strage. Arrivata la Nave della Legalità. Conte depone corona a Capaci. Le defezioni, gli striscioni contro Salvini e la lite con Di Maio sull'abuso d'ufficio

E’ cominciata stamattina alle otto la lunga giornata di celebrazioni per il ventisettesimo anniversario della strage di Capaci.

Ed è cominciata con un lungo applauso all’arrivo, nel Porto di Palermo, della Nave della Legalità, tra i palloncini con i colori del tricolore, i nomi dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, di Francesca Morvillo e degli agenti delle scorte, l’inno di Mameli e gli striscioni per ribadire che “Le loro idee camminano sulle nostre gambe”.

La nave era salpata ieri dal porto di Civitavecchia con a bordo 1.500 studenti provenienti da tutt’Italia. Sulla poppa dell’imbarcazione come ogni anno è stata srotolata la gigantografia che ritrae i giudici Falcone e Borsellino in un sorriso complice.

“Voi ragazzi – aveva detto ieri a Civitavecchia, prima della partenza, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella – assumete un compito. Imbarcandovi su questa Nave, compiendo la traversata, sbarcando a Palermo, lanciate un messaggio: la mafia sarà sconfitta, sarà debellata definitivamente” . A loro il capo dello Stato ha ricordato, alla vigilia di un anniversario costellato di polemiche e defezioni che “l’impegno di Giovanni Falcone, di Paolo Borsellino non è scomparso, non si è interrotto, è stato assunto da tante altre persone con senso del dovere e senso di responsabilità”.

Ad accompagnare il piccolo esercito di studenti sono stati, tra gli altri, i ministri dell’Istruzione, Marco Bussetti, e della Giustizia, Alfonso Bonafede, il procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Federico Cafiero de Raho, Nando Dalla Chiesa e l’ex presidente del Senato, Pietro Grasso, ancora una volta a bordo della Nave della legalità per “un viaggio carico di emozioni e di speranze”.

Nel porto di Palermo i ragazzi hanno trovato le delegazioni delle scuole della città e di tutta la Sicilia, Maria Falcone, sorella del giudice antimafia ucciso nella strage di Capaci e presidente della Fondazione che porta il suo nome, il sindaco Leoluca Orlando, l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla.

“Grazie a tutti i professori e i ragazzi che ricordano Giovanni e Paolo che sono l’Italia migliore” ha detto Maria falcone, sorella del giudice, accogliendo la nave della legalità sulle note della canzone di Fabrizio Moro, “Pensa”.

A Capaci, il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, è arrivato nel luogo della strage e ha deposto una corona d’alloro sotto la Stele dedicata al giudice Giovanni Falcone e agli uomini della sua scorta. Il premier ha poi visitato il “Giardino della memoria” e ha proseguito per l’Aula Bunker del carcere dell’Ucciardone dove sono previste le celebrazioni istituzionali. Con molte defezioni, comprese quelle del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, del sindaco di Palermo Leoluca Orlando e del presidente della Commissione regionale antimafia Claudio Fava.

Quest’ultimo, ieri, aveva, con un post su Facebook, aveva scatenato le polemiche su una cerimonia “Trasformata nel festino di Santa Rosalia” per la presenza di ministri che avrebbero parlato di mafia senza averne alcuna competenza, come Salvini.

E proprio il capo della Lega Nord ha risposto a Fava affermando: “Chi si divide sulla lotta alla mafia sbaglia, chi usa una giornata di memoria e di futuro per fare la sua piccola battaglia politica sbaglia e fa un torto a Falcone. Io faccio il ministro dell’Interno e con tutto il rispetto per il signor Fava, noi la mafia la combattiamo assumendo poliziotti, confiscando beni e riconsegnandoli ai cittadini”.

Intanto però Salvini è di nuovo nell’occhio del ciclone dopo aver espresso l’intenzione di abolire il reato di abuso d’ufficio.

“Voglio scommettere – ha detto, per difendersi, il capo della Lega Nord – sulla buona fede degli italiani, degli imprenditori, degli artigiani, dei sindaci. Abbiamo una burocrazia e una paura di firmare atti, aprire cantieri sistemare scuole, ospedali. Se per paura che qualcuno rubi blocchiamo tutto e allora mettiamo il cartello affittasi ai confini dell’Italia e ci offriamo alla prima multinazionale cinese che arriva”.

“Come si fa a dire – ha replicato il capo politico grillino Luigi Di Maio – che si vuole dare battaglia alla mafia e alla camorra con un decreto e poi subito dopo incitare all’abolizione del reato di abuso d’ufficio? Dov’e la logica?”.

E il malcontento dei palermitani nei confronti di Salvini è esploso, proprio alla vigilia dell’anniversario di Capaci, con tutta una serie di striscioni appesi dai comuni cittadini ai balconi delle proprie abitazioni.

“La scuola libera e i balconi pure”, “Aprite cuori menti e porti”, “Gli articoli 3, 21 e 33 non si toccano #Salvinitoglianchequesto”, “Le loro idee camminano sulle nostre gambe” sono alcuni di quelli sulla cancellata dell’istituto tecnico Vittorio Emanuele III, la scuola della professoressa Rosa Maria Dell’Aria, sospesa “per non avere vigilato” su un elaborato di un gruppo di studenti della seconda classe che hanno paragonato le leggi razziali contro gli ebrei al decreto sicurezza sui migranti.

“Contro il ministro delle interiora, 49 milioni di stigghiola”, è scritto in un altro striscione, appeso su un balcone della centrale via Roma a Palermo.

La “stigghiola” è un tipico piatto della cucina siciliana e palermitana, che ha come ingrediente base le budella di agnello.

Tante persone hanno inoltre raccolto l’appello a dimostrare dissenso alle politiche sul respingimento dei migranti lanciata su Facebook col titolo “Rivoluzione delle lenzuola” : decine di lenzuola sono state appese dai balconi di vari palazzi della città .

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017