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Palermo, la giunta comunale approva lo schema di rendiconto 2021

La giunta comunale di Palermo ha approvato oggi lo schema del Rendiconto della gestione dell’esercizio 2021, lasciato in eredità dalla precedente amministrazione. “Si è reso possibile approvare lo schema di rendiconto 2021, ancorché nello stesso anno la precedente amministrazione comunale non abbia provveduto a definire e approvare il bilancio di previsione – spiega una nota di Palazzo delle Aquile -, grazie a una norma contenuta nel decreto aiuti-bis, convertito con recente legge, proposta dall’attuale amministrazione e presentata al tavolo tecnico appositamente costituito tra il Comune e i ministeri dell’Interno e dell’Economia”. Il risultato maturato nell’esercizio 2021 è “non negativo” per 364 milioni di euro in quanto la precedente amministrazione del Comune nel corso del 2021, in assenza di bilancio di previsione, ha svolto l’attività in “gestione provvisoria”.

In conseguenza del risultato di competenza “non negativo”, il complessivo risultato di amministrazione al termine dell’esercizio 2021 è pari a 835 milioni di euro. Tuttavia, a seguito di accantonamenti per contenziosi, per crediti da entrate proprie di dubbia esigibilità e per disallineamenti con le società partecipate, l’intero risultato risulta assorbito, consegnando oggi ai cittadini e all’attuale organo di Governo un ‘risultato di amministrazione disponibile’ negativo per 515 milioni di euro.

“Il negativo importo sarebbe stato ancor peggiore per ulteriori 40 milioni di euro – spiegano dall’amministrazione Lagalla -, se non si fosse provveduto a stipulare a inizio settembre una transazione con la curatela della società fallita Amia e con la Rap, con cui si è definito il contenzioso tra Comune e curatela Amia”. La transazione è stata approvata a settembre dalla giunta comunale su proposta del vicesindaco e assessore al Controllo delle società partecipate, Carolina Varchi, e dell’assessore alle Politiche ambientali, Andrea Mineo.

Per effetto della transazione, “l’avvocato capo ha comunicato che sono venute meno le ragioni che precedentemente avevano indotto a ritenere necessario un incremento degli accantonamenti al fondo rischi spese legali relativamente al contenzioso con la curatela di Amia per un importo di 41.148.153,44 euro”.