Palermo, l'Ecomostro di Sferracavallo sarà (finalmente) abbattuto - QdS

Palermo, l’Ecomostro di Sferracavallo sarà (finalmente) abbattuto

Luigi Ansaloni

Palermo, l’Ecomostro di Sferracavallo sarà (finalmente) abbattuto

sabato 22 Maggio 2021

E' stato infatti approvato dal Ministero il piano triennale delle opere marittime con un finanziamento di 330 mila euro per l'abbattimento

L’ecomostro di Sferracavallo, a Palermo, potrebbe essere abbattuto a breve. Verrebbe da dire: incredibile ma vero.

Una svolta è arrivata ed è arrivata direttamente da Roma. La struttura simbolo di quanto, diciamo così, fossero stravaganti certi progetti e certe strutture, a distanza di quasi 35 anni dalla costruzione, potrebbe dunque sparire.

LA SVOLTA

E’ stato infatti approvato dal Ministero il piano triennale delle opere marittime che, su impulso del Provveditorato, accoglie la proposta avanzata dal deputato M5S Adriano Varrica di un finanziamento di 330.000 euro per l’abbattimento dell’ecomostro di Sferracavallo.

“L’ecomostro di Sferracavallo sarà demolito, dopo anni di battaglie finalmente si cancellerà un’opera mai utilizzata che da tanto tempo deturpa il paesaggio. Da tanti anni – spiega Varrica – la borgata di Sferracavallo chiede soluzioni per l’ex centro di soccorso a mare meglio noto come ‘ecomostro’. Dall’inizio del mio mandato ho avviato un percorso istituzionale che ha consentito già nel 2019 un intervento di messa in sicurezza della struttura a tutela della pubblica incolumità. Dopo i sopralluoghi tecnici che hanno chiarito l’impossibilità di riutilizzare l’immobile, ho lavorato col Provveditorato alle opere pubbliche, che ringrazio per dedizione e cooperazione, per reperire il finanziamento per la demolizione. L’approvazione del piano é un passo importante, stiamo lavorando col Ministero per superare alcune criticità amministrative e poi si potrà partire con progettazione e lavori”, dice Varrica.

Contestualmente al percorso per l’abbattimento dell’ecomostro, si sta lavorando per la riqualificazione della borgata.

UNA LUNGA STORIA

Edificato in una zona portuale e di alaggio (e cioè per attracco di imbarcazioni da diporto) di Sferracavallo (borgata marinara di Palermo), chiamata “Zotta”. L’edificio era stato pensato e poi realizzato come centro di primo soccorso in caso di incidenti in mare.

L’idea era certamente buona, il problema è che non è mai entrato in operatività poiché non aveva i requisiti di sicurezza idonei per svolgere i servizi per i quali era stato progettata. Perchè, di base, anche il progetto era sbagliato.

.A motivare la costruzione delle due strutture di soccorso furono gli incidenti aerei verificatisi tra gli anni ’70 e ’80, in particolare quello di Montagna Longa.

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