L’Amministrazione Orlando ha messo dentro al documento la propria idea di città del futuro, puntando su ecologia e giustizia sociale. Ma in Aula arrivano già i primi mugugni
PALERMO – “Il Piano regolatore generale mette in sicurezza dal punto di vista urbanistico la nostra visione di città”. Con queste parole il sindaco Leoluca Orlando, sabato scorso, ha presentato insieme all’assessore Giusto Catania lo strumento urbanistico pensato per disegnare la città del futuro per passarlo all’esame del Consiglio comunale.
Sindaco e assessore hanno auspicato tempi brevi per la discussione del documento. “Incontreremo al più presto il presidente del Consiglio comunale e i capigruppo – ha detto Orlando – e poi la parola spetterà all’Aula. Abbiamo avuto il via libera dal Genio civile, seppur con un anno di ritardo”.
Il primo cittadino ha raccontato una storia che risale a otto anni fa. Il percorso è iniziato con la delibera del 2013 con cui il Consiglio comunale di allora ha approvato le direttive generali. Dopo lo schema di massima approvato nel 2016, l’acquisizione dei pareri obbligatori si è conclusa il primo febbraio di quest’anno, con il via libera dopo quattordici mesi del Genio civile, che aveva chiesto alcune modifiche al Comune.
Il Piano mette al centro l’ecologia e la giustizia sociale. Punta alla riqualificazione delle risorse naturali e della costa degradata. Si prevedono nuovi parchi urbani e viene limitato il consumo di suolo. “Fra il 1939 e il 2006 – ha detto l’assessore alla Pianificazione urbanistica, Giusto Catania – c’è stato un forte incremento di occupazione del suolo: si è passati dall’11% al 57%. Il Piano regolatore generale esplicita la visione di una citta bio-ecologica, attenta al rapporto tra l’uomo e il territorio. Con l’utilizzo di spazi già esistenti si garantiranno 1.500 alloggi di edilizia economica e popolare”.
In primo piano c’è la mobilità: ecco le nuove linee del tram, i nuovi parcheggi, il nuovo ponte sull’Oreto, l’asse in sotterraneo viale Francia-piazza Giachery per il collegamento con il porto e la sistemazione di molte strade per migliorare la viabilità. “Destinazioni e servizi per tutti in 15 minuti”, questo lo slogan del sindaco che punta a “distruggere l’idea di periferia e centro”. Tra le azioni per rilanciare il commercio, l’Amministrazione propone l’autorizzazione alle medie strutture di vendita fino a ottocento metri quadrati.
Adesso tutti gli occhi sono puntati sull’Assemblea cittadina, che dovrà esprimersi mentre si avvia a fine consiliatura. Per l’assessore Catania: “Questo è un momento storico e auspichiamo che il Consiglio comunale possa utilizzare questo anno di tempo per raggiungere l’obiettivo di trasformare, in modo irreversibile, il territorio urbano”.
Dopo l’adozione del piano in Consiglio, che farebbe scattare le clausole di salvaguardia impedendo nuove edificazioni, i passaggi tecnici prevedono la pubblicazione per le osservazioni dei cittadini, il parere degli uffici, il ritorno a Sala delle Lapidi e infine il decreto all’assessorato Territorio e Ambiente. Iter lungo e tempi stretti, visto che la consiliatura scade nel 2022.
Per il capogruppo di Forza Italia, Giulio Tantillo: “Il Piano arriva in pieno ritardo rispetto ai tempi previsti e con oltre un anno di ritardo in Consiglio. Tra l’altro non ci sono dirigenti tecnici all’Urbanistica e non sappiamo quanto inciderà questa carenza di personale. È certo che si apriranno i termini anche per le osservazioni dei cittadini e per gli altri passaggi tecnici, mi sembra che da qui alla fine della consiliatura ci sia pochissimo tempo, tuttavia esprimerò un giudizio quando il piano arriverà in Consiglio”.
Giulia Argiroffi, capogruppo Oso e vice presidente della Commissione Urbanistica ha commentato: “Un’amministrazione che ha perso cinque anni, senza mai spiegare il perché del ritardo, non si può assolutamente permettere di dare tempi ora al Consiglio comunale, che dovrà esaminare con estrema attenzione lo strumento urbanistico, visto tutto quello che è successo in questi anni in termini ritardi, di mancate giustificazioni, di mancata trasparenza e di indagini per corruzione che hanno sfiorato anche le vicende del piano regolatore generale”.
Di tutt’altro tono il commento dei consiglieri di Sinistra comune (partito di riferimento dell’assessore Catania) – Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando e Marcello Susinno – i quali hanno dichiarato come “quello presentato sabato è un piano di cui condividiamo i principi generali”.