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Palermo, nuove attrezzature per il laboratorio Cotti in Fragranza

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Palermo, nuove attrezzature per il laboratorio Cotti in Fragranza

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martedì 16 Marzo 2021

La pasticceria dell’istituto minorile Malaspina a Palermo cresce e offre interessanti opportunità. Un progetto di successo che conferma la qualità dei progetti di economia carceraria.

Il laboratorio “Cotti in Fragranza” amplia la produzione grazie alle nuove attrezzature ricevute dalla Regione Siciliana. La realtà siciliana che ha fatto della resilienza e del riscatto le proprie parole d’ordine, oggi si arricchisce di nuove sinergie che ne confermano l’impegno e la professionalità.

Un nuovo forno e un’impastatrice professionale sono le due attrezzature che consentiranno a “Cotti in Fragranza”, il laboratorio di prodotti da forno che coinvolge giovani detenuti ed ex detenuti, di ampliare la propria capacità produttiva diversificandola e aumentandone la sostenibilità.

A donarle all’IPM Malaspina di Palermo è stato l’Ufficio Speciale del Garante nazionale dei diritti dei detenuti della Regione Siciliana, nella persona del professor Giovanni Fiandaca.

La consegna ufficiale dei macchinari, che è avvenuta lo scorso 2 marzo, presso il carcere minorile Malaspina di Palermo rappresenta un altro importante tassello della storia di questa giovane impresa sociale.

Era agosto 2016 quando il progetto, promosso in collaborazione con l’Opera don Calabria, la Fondazione “San Zeno” e l’associazione Nazionale magistrati, ha visto entrare in produzione il laboratorio in cui i ragazzi dell’Istituto Penale per i Minorenni “Malaspina” di Palermo hanno cominciato a sfornare ogni settimana 350 chilogrammi di biscotti di diverse tipologie che, tra i loro ingredienti, hanno materie prime del territorio tra cui i mandarini coltivati e raccolti a Ciaculli sui terreni confiscati alla mafia.

Nel tempo “Cotti in fragranza” è diventato un laboratorio per la preparazione di prodotti da forno di alta qualità, commercializzati nel territorio locale e nazionale. È gestito dalla giovane cooperativa sociale Rigenerazioni Onlus che da giugno 2016 definisce percorsi professionalizzanti efficaci e sostenibili nell’ottica dell’impresa sociale a governance partecipata.

I prodotti sfornati dai ragazzi del Malaspina hanno esordito tra gli scaffali delle botteghe equosolidali nel 2017, coprendo in pochi mesi tutto il territorio nazionale, da Bolzano a Ragusa, anche grazie al supporto di GAS (Gruppi di Acquisto Solidale). Presto hanno anche raggiunto la grande distribuzione grazie al supporto di Legacoop Sicilia Occidentale, e nel 2019 hanno varcato i confini nazionali con diversi rivenditori in Belgio.

Sin dall’inizio del proprio percorso l’impresa sociale ha dato vita a progetti di co-marketing e partnership con cantine vinicole, come Tenute Orestiadi – il cui vino Pacenzia è stato abbinato ai frollini Buonicuore – e Masi, per la quale ha realizzato la Sbrisolona, gli Zaletti e dei frollini allo zenzero da abbinare ai propri vini.

Nel 2018 viene avviata una collaborazione con il consorzio Libera Terra che ha visto l’ideazione e la produzione di un biscotto salato (Cecireddo) in esclusiva a marchio Libera, con materie prime prodotte nei terreni confiscati alla mafia. Nel 2018 Cotti in Fragranza ha inaugurato un secondo nucleo operativo al di fuori dalle mura del Malaspina per dare sostenibilità all’impresa sociale aumentando il numero dei giovani coinvolti e per garantire la prosecuzione dei percorsi lavorativi all’esterno, una volta espiata la pena detentiva.

Questo nuovo polo operativo si trova all’interno dell’ex convento seicentesco di Casa San Francesco, nel cuore di Ballarò, uno spazio in cui affiancare alla produzione di biscotti dolci e salati quella di pasti per le mense cittadine e bontà fresche per catering e attività di turismo sostenibile.

A settembre 2019 nel quartiere palermitano Ballarò apre “Al Fresco Giardino Bistrot”, un’oasi di verde all’interno del palazzo seicentesco di Casa San Francesco dove Cotti in Fragranza ha il suo secondo polo operativo dedicato alla preparazione del fresco e dei pasti per le mense cittadine.
“Al Fresco” infatti è gestito in toto dal team di Cotti in Fragranza, che coinvolge ragazzi detenuti ed ex detenuti, giovani migranti e persone che hanno voluto darsi una seconda possibilità.

Uno scrigno verde nel cuore di Palermo premiato dal Gambero Rosso come miglior Progetto sociale Food d’Italia per il 2019 che oggi fa parte dell’Alleanza Slow Food dei cuochi, grazie a un menù che esalta le materie prime del territorio, la stagionalità e l’importanza del km 0.

L’intero progetto rappresenta una innovazione nel territorio del sud Italia, prima realtà imprenditoriale all’interno di un Istituto Penale per i Minorenni del Sud (terza in tutta Italia) mossa dall’ambizioso obiettivo di promuovere una stabile inclusione dei giovani dell’IPM Malaspina che, previa formazione, potranno diventare lavoratori specializzati e autonomi, anche al di fuori del percorso detentivo.

Le attrezzature donate ci consentiranno in piena autonomia la produzione di prodotti ad alta lievitazione come colombe e panettoni, ampliando dunque la gamma dei prodotti del marchio “Cotti in Fragranza” e permettendo ai nostri colleghi l’acquisizione di competenze specifiche di alto livello”, commenta Lucia Lauro, responsabile del progetto insieme a Nadia Lodato, che aggiunge: “Il supporto dell’Ufficio del Garante Regionale è per la nostra impresa sociale un importante segnale di riconoscimento per il lavoro che da anni e senza sosta portiamo avanti all’interno dell’IPM Malaspina e che ha come obiettivo la definizione di percorsi professionali stabili e concreti per i nostri giovani colleghi”.

Nel corso dei suoi primi 5 anni, Cotti in Fragranza ha prodotto quasi 27.000 kg di biscotti, vendendone più di 102.000 confezioni, per un totale di oltre 5 milioni di frollini, prodotti a mano uno per uno. Dal 2016 infatti Cotti in Fragranza ha avviato 33 percorsi professionali, tra stage, tirocini formativi, contratti a tempo determinato e indeterminato, sia all’interno del Laboratorio dell’IPM che all’interno di Casa San Francesco.

Sono stati coinvolti 12 giovani dell’IPM, 9 giovani dell’USSM, 8 giovani migranti a rischio di fuoriuscita dai sistemi di tutela, 2 giovani dei Poli dei senza dimora, 1 minore accolto in comunità e 1 adulto dell’area penale. Inoltre la collaborazione con il Tribunale di Palermo ha consentito lo svolgimento, all’interno del laboratorio, di 9 percorsi di pubblica utilità aperti nella quasi totalità a soggetti con competenze nell’ambito della ristorazione che hanno apportato un contributo significativo al lavoro svolto.

Ma il lavoro dell’impresa sociale non finisce qui: “Grazie al sostegno di tre fondazioni private (Fondazione Con il Sud, Fondazione San Zeno e Fondazione Prosolidar) verrà realizzato uno spazio per la ricezione turistica, con 16 alloggi diversi (stanze e mini-appartamenti) all’interno di Casa San Francesco.

Il progetto prevede la formazione di operatori nel settore turistico-alberghiero, tra detenuti ed ex-detenuti (adulti e minori) e giovani migranti, che saranno impiegati per la gestione degli spazi ristrutturati, negli ambiti dell’assistenza ai clienti, gestione della struttura, pulizia e ristorazione” concludono le responsabili assicurando, quindi, che sentiremo ancora tanto parlare di loro.

Manuela Zanni

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