Palermo, sequestrata dalla Gdf lavanderia abusiva - QdS

Palermo, sequestrata dalla Gdf lavanderia abusiva

redazione

Palermo, sequestrata dalla Gdf lavanderia abusiva

lunedì 28 Settembre 2020

Sequestrata dalla Guardia di finanza una lavanderia abusiva a Borgetto. Denunciate due sorelle per scarico non autorizzato delle acque reflue e un uomo per indebita percezione del reddito di emergenza. I finanzieri di Partinico hanno scoperto che la lavanderia era priva di titoli autorizzativi rilasciati dal competente Sportello unico attività produttive nonchè priva di partita Iva e pertanto completamente sconosciuta al fisco (evasore totale) e di qualsiasi autorizzazione amministrativa. Il locale è stato sequestrato e le due titolari sono state denunciate. Inoltre, riscontrato lo stato fatiscente dei luoghi, le scarse condizioni igieniche, gli spazi angusti in cui vi era un’elevata concentrazione di apparecchiature elettriche, capi in fase di lavaggio (e, dunque, bagnati) ovvero già trattati, confezionati e pronti per la consegna, fili elettrici pendenti, carenza di vie di aereazione e di uscite d’emergenza, i militari hanno segnalato all’autorità giudiziaria anche le gravi violazioni riscontrate in materia di sicurezza sul lavoro e un rischio effettivo sia per i lavoratori addetti che per i clienti, soprattutto in questa fase di emergenza epidemiologica da Covid-19.

Le due sorelle rischiano inoltre multe da 250 a 5.000 euro per violazione delle norme specifiche relative all’esercizio abusivo dell’attività di tinto-lavanderia nonchè alla contestazione delle relative sanzioni amministrative in materia tributaria per mancata installazione del registratore di cassa (sanzionata con la pena pecuniaria da 1.032 a 4.131 euro) e mancata tenuta delle scritture contabili obbligatorie (che prevede una sanzione amministrativa da 1.000 a 8.000 euro). Dai successivi approfondimenti i finanzieri hanno scoperto che il marito di una delle due titolari beneficiava illecitamente del “reddito di emergenza” vista l’omessa comunicazione della posizione lavorativa svolta dalla moglie, seppure in forma abusiva. Anche l’uomo è stato denunciato, subirà la revoca del beneficio l’Inps provvederà al recupero degli importi finora erogati, pari a 1.120 euro.

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