PALERMO – A Palazzo delle Aquile c’è un clima da resa dei conti. Dopo lo scivolone sulla Ztl, in Consiglio comunale la maggioranza è andata di nuovo in frantumi sulla delibera sulle pedonalizzazioni che la Giunta aveva presentato a giugno per andare incontro ai proprietari di bar e ristoranti: nelle aree pedonali, infatti, è più semplice concedere il suolo pubblico per sedie e tavolini. Nell’Aula virtuale, però, è andato in scena un nuovo scontro durissimo tra Sinistra Comune e i renziani di Italia Viva e Italia Viva-Sicilia Futura, che insieme possono contare su sette consiglieri. E questa volta il sindaco Leoluca Orlando se l’è presa con il suo assessore alla Mobilità, Giusto Catania.
Il primo atto della crisi ferragostana della maggioranza è andato in scena martedì, quando Sala delle Lapidi ha approvato, complici i mal di pancia degli orlandiani, una mozione che chiedeva all’Amministrazione di prorogare la sospensione della Zona a traffico limitato, riattivata il 3 agosto dopo il lockdown. Una decisione che gli uomini di Davide Faraone ed Edy Tamajo avevano bollato come “sbagliata e irresponsabile”, una “fuga in avanti dell’assessore Catania che pensa di poter fare campagna elettorale sulla pelle delle imprese allo stremo”. Alla mozione Orlando aveva risposto picche ricordando che “tempi e modalità di riattivazione della Ztl centrale sono stati dibattuti dalla Giunta comunale, che all’unanimità ha adottato i provvedimenti conseguenti”. Incluso, tra le righe, l’assessore alle Attività produttive Leopoldo Piampiano, nominato proprio in quota Italia Viva.
“La misura è colma. La posizione presa da Italia Viva e l’intervento in Aula sanciscono una frattura difficilmente sanabile all’interno della maggioranza”, ha tuonato la capogruppo di Sinistra Comune Barbara Evola. L’intenzione del sindaco di tirare dritto ha poi trovato conferma l’indomani, mercoledì, quando Palazzo delle Aquile ha diffuso una nota che, noncurante della mozione, ricordava agli automobilisti giorni, orari e stagionalità della Ztl.
Solo un incidente di percorso, dunque? Per niente, perché nel frattempo nella Sala delle Lapidi virtuale sono volati di nuovo gli stracci tra sinistra e renziani, quando è iniziato il dibattito sulle pedonalizzazioni. Dato che Catania era assente, Evola ha sollevato la pregiudiziale chiedendo di rinviare la discussione sulla delibera. Proposta che Italia Viva ha rispedito al mittente. Ottavio Zacco di Sicilia Futura, presidente della Commissione Attività produttive, infatti, ha ribattuto che “non avrebbe senso affrontare questa delibera a fine agosto (alla ripresa delle attività consiliari dopo la pausa estiva, nda). Sarebbe più opportuno restituire la delibera agli uffici. Meglio approvare un ordine del giorno per dare mandato all’amministrazione attiva di estendere le pedonalizzazioni”.
Alla fine non solo la pregiudiziale è stata bocciata ma è passata la linea dei renziani e la delibera è stata restituita agli uffici, aprendo ormai in maniera conclamata la crisi della maggioranza. “La convergenza di Italia Viva sulle posizioni della minoranza – ha attaccato Evola – delinea un quadro politico nuovo all’interno del Consiglio, ma assolutamente chiaro. Evidentemente per qualcuno il progetto è cambiato. Gli attacchi continui all’assessore alla Mobilità e alle scelte politiche della Giunta e della maggioranza nascondono una visione diversa di città. Il progetto elaborato nel 2017 per qualcuno non c’è più. Chiedo al sindaco, garante della maggioranza e del progetto, di prenderne atto per capire come continuare questa esperienza di governo”.
“Si è scelto di non decidere – ha rincarato la dose Fausto Melluso di Sc – e di restituire l’atto: un passo del tutto incomprensibile, che doveva, al limite, essere proposto due mesi fa e non oggi. Per questo pensiamo che sia grave che Italia Viva abbia votato insieme alla Lega, a Fratelli d’Italia e al resto delle opposizioni. Si tratta, semplicemente, di una ripicca politica nei confronti di un assessore: non sarà l’assessore stesso, però, a subirne le conseguenze ma, casomai, la città”.
E mentre Italia Viva sceglieva di non commentare il voto, il sindaco rompeva il silenzio bacchettando a sorpresa Catania, che tante volte in passato ha difeso dagli strali di opposizione e perfino maggioranza. “Ho preso atto – ha affermato il primo cittadino – del fatto che il Consiglio comunale, in assenza di contraddittorio con l’assessore competente, ha restituito agli uffici una delibera importante per l’istituzione di aree pedonali necessarie a sostenere l’attività di esercenti e imprenditori. Ho chiesto agli assessori di dare la massima disponibilità a partecipare ai lavori del Consiglio comunale per spiegare il contenuto e l’importanza di questa, come di tutte le delibere che vengono proposte dalla Giunta, concordando con la Presidenza dello stesso Consiglio una o più sedute”.
“Nel merito di questo provvedimento – ha concluso – sono comunque certo del sostegno che la maggioranza del Consiglio comunale darà alle pedonalizzazioni e che sarà presto individuato il modo più agile perché queste possano essere istituite”.