Parmitano sulla Stazione spaziale internazionale - QdS

Parmitano sulla Stazione spaziale internazionale

redazione

Parmitano sulla Stazione spaziale internazionale

domenica 21 Luglio 2019

"E' fantastico essere qui", ha commentato al suo ingresso l'astronauta catanese. Saccoccia (Asi), "Un onore per l'Italia". GUARDA IL FILMATO ALL'INTERNO

Dalle 3.08 di stamattina, ora italiana, l’astronauta Luca Parmitano è a bordo della Stazione Spaziale Internazionale da lui comandata.

Parmitano, catanese, 43 anni, è entrato insieme ai suoi compagni di equipaggio, l’americano Andrew Morgan e il russo Alexander Skvortsov, a circa due ore dall’aggancio della Soyuz.

Per la precisione il primo a entrare nella Stazione Spaziale è stato il comandante della Soyuz Skvortsov, dell’agenzia spaziale russa Roscosmos; subito dopo è stata la volta di Morgan, della Nasa e quindi di AstroLuca.

Abbracci e saluti con i colleghi che li aspettavano a bordo, l’attuale comandante Aleksej Ovčinin e gli americani Nick Hague e Christina Koch.

Adesso tutti insieme costituiscono l’equipaggio a sei della Expedition 60.

Immediatamente dopo i saluti dell’equipaggio, è stata la volta del collegamento con famiglia e amici, che avevano seguito le lunghe fasi dell’aggancio e dell’apertura del portello dal grande schermo del Centro di controllo di Mosca.

Per Luca Parmitano, come sempre sorridente anche se un po’ provato dal viaggio, i saluti della moglie Kathryn e delle figlie Sara e Maia, di 12 e nove anni, gli auguri del direttore generale dell’Esa Jan Woerner e quelli dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi).

“E’ fantastico essere qui”, ha detto a tutti AstroLuca che ha ricevuto prima della partenza, come ha rivelato il presidente Nello Musumeci, un gagliardetto della Regione siciliana.

“Siamo certi – ha detto Musumeci – che Astroluca sarà sempre in contatto con la sua isola che ha più volte fotografato dall’alto”.

E’ un onore per il nostro Paese avere Luca Parmitano al comando della Stazione Spaziale Internazionale: AstroLuca sarà il primo italiano e il terzo europeo ad avere questo ruolo e questo “è un onore e un segnale di affidabilità che diamo ai nostri partner internazionali”, ha detto il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Giorgio Saccoccia.

“Non è affatto ovvio affidare al rappresentante di una nazione il comando del progetto internazionale più importante mai realizzato. E’ una dimostrazione – ha rilevato – che si crede nell’impegno del nostro Paese nel settore spaziale”. E’ un segnale importante, quindi, nell’ambito di una missione che, come fa Beyond, “guarda al futuro”.

Lo dimostrano per esempio, ha proseguito Saccoccia, gli esperimenti in programma, alcuni dei quali sono targati Asi.

Sono infatti “dedicati alla capacità del corpo umano di affrontare i viaggi di lunga durata” e che “considerati in un contesto più ampio, costituiscono segnali importanti di come ci si cominci a preparare al futuro” e ad “affrontare viaggi verso altri corpi celesti”.

Sono infatti esperimenti che guardano lontano, alla “capacità dell’uomo di adattarsi a periodi di lunga durata nello spazio e resistere alle radiazioni cosmiche”.

E’ interessante, ha rilevato Saccoccia, come sia stato possibile portare a bordo della stazione orbitale anche degli esperimenti italiani, grazie all’accordo bilaterale che l’Italia aveva firmato con la Nasa nel 1997 in cambio della fornitura dei moduli pressurizzati della Stazione Spaziale.
Altri esperimenti si devono invece agli accordi con l’Esa e con l’agenzia spaziale russa Roscosmos: “è un esempio eloquente – ha osservato – di come anche per fare scienza ci sia bisogno di una space diplomacy e di un forte supporto”.

La missione Beyond parte quindi con i migliori auspici, a cominciare dalla coincidenza fra il giorno del suo lancio e dei 50 anni dalla missione Apollo 11 che il 20 luglio 1969 ha portato il primo uomo sulla Luna.

“Luca – ha concluso il presidente dell’Asi – rappresenterà ancora di più il nostro Paese sia come comandante sia perché la sua missione parte in una giornata così iconica. Tutto questo – ha concluso – è un orgoglio per tutti noi. Auguri Luca!”.

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