Paternò, corse clandestine di cavalli dopati e maltrattati - QdS

Paternò, corse clandestine di cavalli dopati e maltrattati

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Paternò, corse clandestine di cavalli dopati e maltrattati

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martedì 19 Gennaio 2021

Denunciati zio e nipote, organizzavano gare clandestine di cavalli a Paternò. I carabinieri sequestrano l'allevamento, cinque cavalli, farmaci per il doping. E rintracciano gli "spettatori attivi" della gara del 10 gennaio.

I carabinieri di Paternò e del Centro Anticrimine Natura di Catania – in collaborazione con l’Asp di Catania e Paternò hanno denunciato zio (59 anni) e nipote (27 anni) di Belpasso poiché ritenuti responsabili di interruzione di pubblico servizio e maltrattamenti di animali.

Lo zio è il proprietario del cavallo “Roberto”, mentre il nipote è il fantino vincitore della gara clandestina di cavalli svoltasi lo scorso 10 gennaio in contrada San Marco di Paternò. La corsa, nel silenzio della domenica di lockdown, non era passata inosservata agli abitanti che hanno immortalato la corsa con foto e video in cui si vedono gli animali frustati dai fantini e incitati da un gruppo di persone a bordo di motoveicoli e posti ai lati della strada. 

La corsa clandestina del 10 gennaio

I militari sono riusciti – attraverso i social network – a individuare con esattezza uno degli organizzatori della gara e il fantino del cavallo vincitore.

Cavalli dopati per andare in gara

Il video del sequestro

A seguito della perquisizione nelle stalle di proprietà del 59enne sono stati trovati 5 cavalli, 4 metri cubi di mangime destinato all’alimentazione degli animali privo della tracciabilità e diversi farmaci veterinari, di cui alcuni anche di importazione estera, sprovvisti della necessaria prescrizione medica e dell’autorizzazione all’importazione. Questi ultimi farmaci, somministrati al cavallo “Roberto” attraverso delle iniezioni, erano della tipologia “ATP” (adenosintrifosfato) volti cioè a migliorare le prestazioni sportive attraverso una migliore ossigenazione del sangue e il potenziamento muscolare.
I carabinieri hanno sequestrato gli animali e l’intera area, elevando sanzioni amministrative per oltre 22 mila euro. 

I militari hanno anche identificato altri 7 partecipanti alla gara clandestina, quali “spettatori attivi” a bordo di motoveicoli sanzionandoli per il mancato rispetto del divieto di assembramento in violazione delle misure di contenimento al Covid-19.

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