Il cannocchiale

I “Perennials” salveranno l’Italia

Secondo il rapporto dell’Inps appena pubblicato nel 2050 i cittadini con 65 anni e più potrebbero rappresentare fino al 35% della popolazione. Un esercito di 16 milioni di pensionati che costa 347 miliardi all’anno alle casse dello stato. Ancora più preoccupante è che tra poco più di cinque anni, nel 2030, gli over 55 saranno più di 25 milioni.

Un nuovo modello di consumi, la “silver economy”

L’invecchiamento sta cambiando i bisogni della popolazione e dando vita a un nuovo modello di consumi, la “silver economy”. Gli anziani, o “diversamente giovani”, sono sicuramente una risorsa per il paese, ma non solo per il sostegno che danno alle famiglie e ai nipoti. La speranza di vita a livello mondiale è passata dai 32 anni del 1900 ai 72,6 del 2019. Nei Paesi più sviluppati è ancora più alta, in Italia nel 2023 è stata di 83,1 anni. Inizialmente l’istituto della pensione era pensato per sostenere chi, per età o menomazioni, non è in grado di provvedere a sé stesso. Implicitamente ciò vuol dire che finché si può lavorare bisognerebbe farlo. Nel 1964, quando l’aspettativa di vita era di 70,07, anni si andava in pensione a 65 anni, più o meno come adesso. Quindi, per mantenere la stessa proporzione l’età di pensionamento di oggi dovrebbe essere 78 anni.

I “Perennials”, le persone curiose e intraprendenti di tutte le età

Su questo punto le diatribe politiche e sociali sono infinite, ma è innegabile che già nel 2016 l’americana Gina Pell abbia definito “Perennials” le “persone curiose e intraprendenti di tutte le età, che vivono nel presente, sanno cosa sta succedendo nel mondo, si tengono al passo con la tecnologia e si relazionano con persone di tutte le generazioni”.

Un concetto innovativo che sposta l’età del pensionato dalla condizione fisica a quella mentale. La conformazione della piramide dell’età italiana, che sempre di più assomiglia ad una trottola, può essere una grande opportunità per il paese. I Perennials, approfittano della loro buona condizione fisica per proseguire la loro attività, come già fanno molti professionisti, e continueranno a lavorare soprattutto per sé stessi.