Il presidente Cia Sicilia Orientale, Giuseppe Di Silvestro invia lettera al Prefetto per invocare il rispetto del protocollo d’intesa sottoscritto tempo fa
“L’aumento del costo delle materie prime di almeno il 30% è solo l’ultima tegola che arriva sulla testa degli agricoltori della Piana di Catania, che si inserisce in un quadro più complesso”.
A lanciare l’allarme è il presidente della Cia Sicilia Orientale, Giuseppe Di Silvestro, che dall’inizio dell’anno ha programmato una serie di incontri con gli amministratori e i referenti CIA dei comuni etnei della Piana di Catania per sostenere con forza le legittime rivendicazioni della categoria, nei confronti del Governo Nazionale e della Regione Siciliana.
L’intervento della Cia Sicilia orientale
“Come se i lampi e i tuoni precipitati tra ottobre e novembre scorsi non fossero stati abbastanza – ha ironizzato Di Silvestro – sono piovuti dal cielo anche aumenti insostenibili per le casse dei produttori. A triplicare nel giro di poche settimane sono stati soprattutto i prezzi del gasolio per i mezzi di campagna, dell’energia elettrica che alimenta le pompe per il sollevamento dell’acqua necessaria per irrigare i campi. In piena semina del grano, posticipata di un mese a causa delle scorse alluvioni, abbiamo assisto al rincaro di mangimi, dei concimi, dei semi. Grandi disagi anche per i produttori dell’uva da tavola – aggiunge Di Silvestro – che in questo periodo dell’anno provvedono alla copertura dei campi per anticipare la produzione, costretti fare i conti anche con gli aumenti della plastica e dell’acciaio”.
L’ultimo incontro si è tenuto a Caltagirone alla presenza, tra gli altri, del vicepresidente provinciale Francesco Favata, del responsabile Cia Caltagirone, Salvatore Grassiccia e dei componenti Cia Calogero Giancone e Salvo Grosso, dell’assessore alle Attività Produttive del comune calatino, Piergiorgio Cappello e dei delegati delle frazioni di Granieri, Titti Metrico, e di Piano San Paolo, Nicolò Caristia.
Territori già colpiti da alluvioni e uragano mediterraneo
“Sono territori – ha ricordato il presidente Di Silvestro – già pesantemente colpiti dalle alluvioni e dal ciclone mediterraneo Medicane che hanno mandato in rovina gran parte dei prodotti, pregiudicando anche i raccolti successivi, e mandato in frantumi argini, recinzioni, scoperchiato tetti di capannoni e stabilimenti. Ogni azienda piange centinaia di migliaia di euro di danni, senza avere ricevuto ancora un solo euro di indennizzo o ristoro”.
Una nuova emergenza per la piana di Catania
Ma i partecipanti alla riunione hanno evidenziato anche altre emergenze. “Sono emersi anche – ha ripreso Di Silvestro – i vecchi soliti problemi che non riusciamo ad estirpare, come i furti nelle campagne, saccheggi veri e propri, i danneggiamenti alle strutture, i pascoli abusivi. Fenomeni che mostrano, neppure troppo velatamente, una regia di prepotenza e di prevaricazione per il controllo del territorio”. “Per questo – ha concluso Di Silvestro – abbiamo scritto al Prefetto di Catania, richiamando l’attenzione sull’ultimo protocollo d’intesa sottoscritto qualche tempo fa, assieme alle Forze dell’Ordine e le associazioni rappresentative degli agricoltori, che aveva l’obiettivo di concertare un’azione di contrasto nei confronti della criminalità, che colpisce miratamente le imprese agricole”.