Piano del Sud, snellire l'iter per realizzare le opere - QdS

Piano del Sud, snellire l’iter per realizzare le opere

redazione web

Piano del Sud, snellire l’iter per realizzare le opere

lunedì 17 Febbraio 2020

"Come sta avvenendo per la ricostruzione del ponte di Genova". Lo ha chiesto al Governo nazionale l'assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, parlando dell'autostrada Catania-Ragusa e del raddoppio Giampilieri-Fiumefreddo

“La Sicilia e l’intero Mezzogiorno chiedono a gran voce non solo fondi per le infrastrutture, ma anche e soprattutto norme che snelliscano i complicati iter procedurali per realizzare un’opera così come sta avvenendo, ad esempio, per la ricostruzione del ponte di Genova: è arrivato il momento che ciascuno faccia la propria parte”.

Lo ha detto l’assessore alle Infrastrutture della Regione siciliana, Marco Falcone, che è anche commissario di Forza Italia a Catania e provincia, parlando del Piano per il Sud del governo Conte.

Cos’è il Piano per il Sud

Le sessanta pagine del Piano riguardano da una parte le azioni immediate, ossia progetti già cantierati o cantierabili, un’altra opere da realizzare entro il 2030. Non si tratta, insomma, come in passato, soltanto di una ricognizione e rielaborazione dell’esistente ma prevede nuove, considerevoli risorse e di attuare la “clausola del 34%”. E quindi di destinare al Mezzogiorno una fetta di investimenti ordinari corrispondenti alla popolazione residente, sanando, in parte, il colossale disequilibrio prodotto dal Federalismo fiscale voluto dalla Lega Nord e nato con l’ultimo governo Berlusconi.

Catania-Ragusa e raddoppio Fiumefreddo-Giampilieri

“Abbiamo letto – ha spiegato Falcone – i dettagli del Piano per il Sud presentato a Gioia Tauro dal premier Giuseppe Conte e dal ministro Giuseppe Provenzano, trovando fra le misure annunciate dal Governo nazionale due grandi opere che riguardano la Sicilia: la statale Catania-Ragusa e il raddoppio ferroviario della linea Messina-Catania, fra Giampilieri e Fiumefreddo. Nulla di nuovo, dunque, e per questo occorre soffermarsi su alcuni aspetti della questione”.

“Riguardo la Catania-Ragusa – ha proseguito l’Assessore – vorremmo ricordare che l’opera, dopo un lungo tira e molla con Roma, è stata resa possibile dall’impegno del Governo Musumeci a mettere sul tavolo oltre 620 milioni di euro, necessari per sbloccare la strategica e tanto attesa arteria stradale”.

“Il raddoppio Giampilieri-Fiumefreddo, invece – ha spiegato Falcone – è un’opera concepita e avviata durante il Governo Berlusconi, grazie a uno stanziamento compiuto allora di 2,3 miliardi di euro. Poi, dopo quegli anni, il raddoppio è stato messo da parte. Solo di recente, grazie alla risoluta azione di pressing e approfondimento del Governo Musumeci, l’iter di appaltabilità del raddoppio è progressivamente andato avanti. Tanto che entro giugno procederemo alla pubblicazione del bando di gara”.

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