Con rito abbreviato, il gup di Marsala Francesco Parrinello ha condannato a due anni e due mesi di reclusione, per maltrattamenti in famiglia, un marsalese di 23 anni.
Vittima sarebbe stata la sua giovane compagna, di 19 anni, che meno di due anni fa gli ha dato anche un figlio e che all’epoca dei fatti era ancora minorenne. Secondo l’accusa, l’uomo, a causa della sua “morbosa gelosia” e “dell’abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti”, nel periodo di convivenza, avrebbe più volte picchiato la compagna, con schiaffi, calci e pugni.
L’avrebbe, inoltre, insultata e minacciata di morte. Frequenti, poi, sarebbero stati gli scatti di violenza, con danneggiamento di mobili e suppellettili.
Alla ragazza, rimasta incinta all’età di 16 anni, avrebbe anche controllato costantemente il telefono, vietato ogni contatto con altri uomini, imposto di chiudere il suo profilo Facebook, costringendola pure a proseguire la gravidanza nonostante lei fosse di parere contrario.