“Immigrazione, cambiare i decreti sicurezza” - QdS

“Immigrazione, cambiare i decreti sicurezza”

redazione

“Immigrazione, cambiare i decreti sicurezza”

mercoledì 11 Settembre 2019

L’appello dell’eurodeputato Bartolo al nuovo governo. “Dialogo con l’Ue, sì al ricollocamento automatico”

ROMA – “Chiedo al nostro governo di intervenire immediatamente e fare in modo che queste persone scendano dalle navi”. Così in merito alla vicenda delle navi Ocean Vikings e Alan Kurdi l’europarlamentare del Pd, Pietro Bartolo.

“Quando sento dire che quelle persone stanno bene ci si dimentica che anche il disagio psichico è una malattia – aggiunge -. Quelle sono persone che sono state torturate e violentate. Io lo posso dimostrare questo perché sono 30 anni che sono dentro questa cosa. Mentre sento parlare tanti che sono seminatori di odio e non hanno mai conosciuto queste persone”, sottolinea Bartolo, noto per essere stato il responsabile delle prime visite mediche ai migranti che sbarcano a Lampedusa.
“Mi auguro e farò di tutto – aggiunge – affinché i decreti sicurezza vengano cambiati immediatamente perché sono incostituzionali. Tutte le volte queste persone alla fine sono sbarcate quindi è tutto tempo perso inutilmente, anche perché si parla di persone che soffrono e non di numeri. Sono certo che questo governo cambierà le regole perché è disumano pensare che salvare persone sia un reato”.

“I nostri ministri – prosegue Bartolo – adesso non firmeranno alcun decreto, semmai si tratta di abolire o cambiare sostanzialmente quei due decreti, non per quanto riguarda solamente le parti indicate dal Quirinale. Quello dell’immigrazione è un fenomeno, non èun problema e se anche fosse un problema è l’ultimo dei problemi che l’Italia ha. In Europa ho visto un’aria particolarmente attenta sul tema, c’è un’apertura importante sia da parte della Presidente Von Der Layen sia degli altri Paesi. Parecchi Stati hanno dato disponibilità per ricollocare i migranti. Se io sono oggi qua è perché voglio cambiare il trattato di Dublino. Molti Stati sono dalla nostra parte per riformare il regolamento e stabilire che ci sia un ricollocamento automatico. La rotta del Mediterraneo è pericolosa, non ci deve essere più bisogno delle ong, perché queste persone devono arrivare in sicurezza attraverso i corridoi umanitari. Farli restare su quelle navi è disumano e inconcepibile”.

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