Calcio

Inchiesta plusvalenze, il 12 aprile processo a 11 club tra cui Juventus e Napoli

È stata fissata al 12 aprile la prima udienza del processo sportivo sulle plusvalenze a carico di Juve, Napoli e altri 9 club, che proseguirà il 14 e il 15, in videoconferenza. La data del processo arriva a soli tre giorni dal deferimento della procura Figc. I tempi della magistratura federale sono infatti stati accorciati con l’introduzione del nuovo codice di giustizia, voluta dal presidente Figc, Gabriele Gravina, nel 2019. I club sono accusati di “avere contabilizzato plusvalenze e diritti alle prestazioni dei giocatori per valori eccedenti quelli consentiti” per incidere sul rilascio della licenza nazionale.

I club deferiti

Il Procuratore Federale, è scritto nella nota Figc, espletata l`attività istruttoria in sede disciplinare ed esaminati gli atti del procedimento, ha deferito dinnanzi al Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare le Società FC Juventus, UC Sampdoria, SSC Napoli, FC Pro Vercelli 1892, Genoa CFC, Parma Calcio 1913, Pisa Sporting Club, Empoli FC, AC Chievo Verona, Novara Calcio, Delfino Pescara 1936 a titolo di responsabilità propria, ai sensi dell`art. 31 comma 1 del Codice di Giustizia Sportiva, per avere contabilizzato nelle Relazioni finanziarie plusvalenze e diritti alle prestazioni dei calciatori per valori eccedenti quelli consentiti dai principi contabili in misura tale da incidere significativamente, per alcune delle predette Società, sui requisiti federali per il rilascio della Licenza Nazionale, violando in tal modo anche l`art. 31 comma 2 del Codice di Giustizia Sportiva.

Deferiti anche 61 dirigenti

Le stesse Società sono state deferite a titolo di responsabilità diretta, ai sensi dell`art. art. 6, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, per gli atti e comportamenti posti in essere da propri soggetti apicali dotati di potere di rappresentanza e per responsabilità oggettiva, ai sensi dell`art. art. 6, comma 2, del Codice di Giustizia Sportiva, per gli atti e comportamenti posti in essere da soggetti apicali non dotati di poteri di rappresentanza. Con le predette società sono state deferite anche 61 persone fisiche che a vario titolo hanno ricoperto l`incarico di consigliere di amministrazione o di dirigente dotato dei poteri di rappresentanza