ROMA – Il Papa, all’udienza generale, lancia un monito al dialogo a tutti i livelli, anche con gli avversari in politica: “Gli avversari politici – dice a braccio – possono sembrare ‘disabili politici’ ma noi dobbiamo dialogare, per costruire una civiltà dell’unità e dell’amore. Al contrario, ci sono guerre e divisioni”. In un altro passaggio della catechesi sul tema ‘Guarire il mondo’, il Pontefice riserva un affondo ai politici: “Purtroppo, la politica spesso non gode di buona fama, e sappiamo il perché. Non tutti però sono cattivi. Ma non bisogna rassegnarsi a questa visione negativa, bensì reagire dimostrando con i fatti che è possibile, anzi, possono farlo grazie alla virtù della carità, coltivandone l’intrinseca dimensione sociale. E dunque tempo di accrescere il nostro amore sociale, contribuendo tutti, a partire dalla nostra piccolezza. Il bene comune richiede la partecipazione di tutti”. “Se ognuno ci mette del suo, e se nessuno viene lasciato fuori, – osserva il Pontefice – potremo rigenerare relazioni buone a livello comunitario, nazionale, internazionale e anche in armonia con l’ambiente. Così nei nostri gesti, anche quelli più umili, si renderà visibile qualcosa dell’immagine di Dio che portiamo in noi, perché Dioè Trinità d’Amore. Con il suo aiuto, possiamo guarire il mondo lavorando tutti insieme per il bene comune”.
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di Redazione
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