Coronavirus, Polizia ed Esercito, Musumeci invoca più poteri - QdS

Coronavirus, Polizia ed Esercito, Musumeci invoca più poteri

Raffaella Pessina

Coronavirus, Polizia ed Esercito, Musumeci invoca più poteri

venerdì 03 Aprile 2020

La giunta regionale ha approvato un ddl richiamandosi allo Statuto speciale, ma servirà l’ok dell'Ars e del Consiglio dei ministri. Il Pd, "siamo su Scherzi a parte". Fleres (Le Api): "Perplessità, ma è stato già applicato"

Per gestire la crisi economica esplosa con l’epidemia da Coronavirus, il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci ha istituito una task force che verrà guidata da Benedetto Mineo, ex capo dell’Agenzia delle Dogane e ai vertici di Equitalia. Il gruppo di lavoro si è già insediato a Palazzo d’Orleans.
Mineo, esperto in materie economico-finanziarie e in passato alla guida del dipartimento Finanze della Regione, avrà il compito di pianificare e monitorare lo stato degli interventi e rendicontare al governo Musumeci, avvalendosi delle strutture tecniche regionali e dell’assistenza tecnica sui fondi disponibili nei dipartimenti. Del gruppo di lavoro fanno parte Eugenio Ceglia, capo di gabinetto vicario dell’ufficio del presidente Musumeci, il ragioniere generale della Sicilia Giovanni Bologna e i dirigenti dei dipartimenti finanze, della programmazione, delle attività produttive, l’autorità di gestione dei fondi europei e nazionali, l’autorità regionale dell’innovazione tecnologica.

Musumeci invoca l’art. 31 per avere maggiori poteri

Musumeci ha invocato l’art. 31 dello Statuto siciliano allo scopo di disporre di maggiori poteri su Polizia di Stato e Esercito. La giunta ha approvato un disegno di legge di un solo articolo. Il documento prevede “l’attuazione dell’art.31 dello Statuto, con specifico riferimento agli strumenti necessari per affrontare con efficacia e tempestività eventuali situazioni di emergenza statali o limitate al territorio regionale, che determinino refluenze sull’ordine pubblico, la sanità e la sicurezza nel territorio della Regione siciliana o in parte di esso”.

Cosa dicono le norme dello Statuto speciale

La norma prevede che il presidente della Regione, “in armonia con la legislazione statale e regionale di settore” possa “adottare ordinanze contingibili e urgenti, nel rispetto dei principi fondamentali dell’ordinamento giuridico e dell’Unione europea e con efficacia estesa all’intero territorio regionale o parte di esso”. Inoltre “le misure adottate dal presidente della Regione” troveranno “preventivo coordinamento con quelle eventualmente adottate dagli altri competenti organi dello Stato, in conformità ai principi di unità della Repubblica, solidarietà politica, sussidiarietà, leale collaborazione e proporzionalità tra misura ed evento da fronteggiare”.

La procedura richiede tempi lunghi

La procedura attivata dalla giunta Musumeci richiederà tempi lunghi poiché i passaggi dovrebbero essere due: il primo in Assemblea regionale e il secondo a Roma in sede di Consiglio dei Ministri.

Lupo (Pd), “Sembriamo su Scherzi a parte”

Critico il Pd regionale. “Leggendo certe notizie, anche in questo difficile momento, sembra di essere su ‘Scherzi a parte’ – ha detto Giuseppe Lupo, capogruppo del Pd all’Ars – in Sicilia la Polizia di Stato, l’Esercito e tutte le Forze dell’Ordine stanno facendo un lavoro eccellente, dando prova di straordinaria professionalità come sta anche dimostrando la sanità militare a Troina. Per questo non ha alcun senso che Musumeci chieda nuovi poteri per coordinare le Forze di Polizia”.

Losacco, “Musumeci si occupi di questioni più importanti”

Il commissario regionale del Pd in Sicilia Alberto Losacco chiede al presidente della Regione di occuparsi di questioni più importanti: “Il Partito democratico aveva lanciato un appello al Governatore per mandare in quarantena le polemiche e costruire una cabina di regia tra maggioranza e opposizione – ha detto Losacco – Purtroppo il nostro appello è caduto nel vuoto e Musumeci insiste con proposte insensate, che contribuiscono solo a far crescere la preoccupazione tra i cittadini. Questo modus operandi sta scalfendo la credibilità della più alta istituzione regionale, e questo non aiuta di certo il lavoro di medici, forze dell’ordine e tutti coloro che sono in prima linea per combattere l’emergenza”.

Forti perplessità da Salvo Fleres (Le Api)

Forti perplessità a caldo sono state espresse al QdS da Salvo Fleres, portavoce di Unità siciliana-Le Api, che si è comunque riservato di leggere il contenuto del ddl: “Se così fosse, che il presidente Musumeci invoca l’Art. 31 dello Statuto regionale, bisognerebbe fare due precisazioni: innanzitutto che non è vero che l’articolo in questione non è mai stato applicato, perché questo è invece avvenuto in passato con due presidenti di Regione: Silvio Milazzo e Benedetto Majorana della Nicchiara. In secondo luogo l’Articolo 31 prevede poteri sulla polizia di Stato, non sull’esercito, sempre, e solo in casi eccezionali lo Stato centrale può avocare a se questi poteri. Quindi proprio il contrario di quello che invece starebbe accadendo”.

Raffaella Pessina

La Cgil, Musumeci incrina la coesione nazionale

“Musumeci non si rende conto che la sua richiesta mette ancora più a rischio la salute dei siciliani. Così facendo si incrinano i fattori centrali della coesione nazionale, mentre tutti gli italiani stanno affrontando, con scelte a livello centrale, una emergenza di natura mondiale che richiede il monopolio statale di ogni coordinamento. Non vale la pena entrare nel merito di una simile proposta”.

Lo dice Daniele Tissone, segretario generale del Silp Cgil, a proposito dell’iniziativa del governatore della Sicilia di volere applicare la norma dello statuto che gli concede la prerogativa di avvalersi della polizia di Stato per l’ordine pubblico.

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