Ponte sullo Stretto, i pentastellati ortodossi e gli innovatori - QdS

Ponte sullo Stretto, i pentastellati ortodossi e gli innovatori

redazione web

Ponte sullo Stretto, i pentastellati ortodossi e gli innovatori

martedì 11 Maggio 2021

Forti polemiche interne tra Di Battista e Morra da una parte e Cancelleri e Conte dall'altra in vista dell'assemblea congiunta di stasera in cui si parlerà anche della questione dell'opera

“Il Ponte sullo Stretto non è mai esistito nel nostro programma: non credo di poter stare in un Movimento in cui certi punti non restino fermi”.

Lo ha detto il senatore pentastellato piemontese Alberto Airola ieri sera nel corso dell’assemblea del M5s che precedeva quella di congiunta prevista per stasera tra deputati e senatori sulla questione dell’opera, alla presenza del sottosegretario Giancarlo Cancelleri.

Morra contro Cancelleri

Quest’ultimo è stato ieri attaccato dal presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra per un’intervista in cui parla della possibilità di realizzare l’attraversamento stabile dello Stretto in dieci anni.

E in cui, secondo Morra, “ha fatto capire come sia volontà del M5s di lavorare all’ipotesi del Ponte e quest’ipotesi mi lascia basito, esterrefatto, senza parole”.

Di Battista, boss sponsor del Ponte

Bordate anche da Alessandro Di Battista, che in un post su Instagram ha scritto: “Riguardo al Ponte sullo Stretto non ho cambiato idea. Mi indigna solo il fatto che si parli più di tale opera che della revoca delle concessioni autostradali, della bonifica/riconversione dell’Ilva o delle migliaia di piccole opere che salvano vite, creano posti di lavoro e rilanciano sì l’economia”.

Chiosando: “I boss sono i primi sponsor del Ponte”.

Sapere cosa succede

“Voglio sapere cosa succede – ha aggiunto Airola – , non mi va di arrivare in assemblea (che si svolgerà oggi, ndr) già incazzato”.

Anche il senatore calabrese del Movimento, Giuseppe Auddino, si sarebbe lamentato della questione del Ponte, pur senza dichiararsi ostile alla sua realizzazione.

“Mi auguro – avrebbe detto Auddino in assemblea – che sul ponte si discuta prima di problemi tecnici, poi politici, senza farne una questione ideologica”.

“Nessuno – avrebbe aggiunto – può dire se si fa o non si fa perché crede di avere in tasca le chiavi della verità. Non credo di essere troppo scriteriato ricordando a me stesso e a voi che il tema del Movimento storico era un No senza se e senza ma”.

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