Le parole del nuovo ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, sul Ponte sullo Stretto. Ecco perché, per il leader della Lega, sarebbe "più costoso non farlo che farlo".
Durante la registrazione di una puntata di “Porta a Porta”, che andrà in onda stasera, e nei suoi primi giorni da ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini si è espresso sul Ponte sullo Stretto. Un progetto che esiste ormai da decenni e che nel tempo è diventato protagonista di “meme”, dibattiti e polemiche.
La realizzazione dell’infrastruttura per collegare la Sicilia alla Calabria e al resto d’Italia è stato un punto centrale del programma elettorale del centrodestra. Adesso che il Governo Meloni è pronto a iniziare la sua attività, toccherà passare ai fatti e Salvini ha discusso proprio dei prossimi progetti sul Ponte.
Ponte sullo Stretto, Salvini: “Passiamo ai fatti”
Secondo il leader della Lega, non fare il ponte potrebbe essere più costoso che farlo. In particolare, Salvini ha dichiarato: “Fare partire il cantiere del ponte sullo Stretto è uno dei miei obiettivi. Adesso costa di più non farlo che farlo, come è stato per la Tav”.
Inoltre, per il neo vice-premier la realizzazione del famoso ponte a Messina sarebbe una buona opportunità per generare occupazione. In una nazione in cui purtroppo il lavoro manca, infatti, la realizzazione di questa infrastruttura potrebbe creare circa 100mila posti di lavoro.
“Dell’attraversamento dello Stretto di Messina si parla da decenni, e dal 1981 sono stati spesi centinaia di milioni di euro di denaro pubblico senza aver concluso nulla. La prossima legislatura potrà e dovrà essere, dopo quarant’anni di parole, quella che passerà finalmente ai fatti, unendo Sicilia e Calabria, creando lavoro vero e inquinando di meno. Questo uno degli impegni del mio Ministero”. Così ha detto il nuovo ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.
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