Ponte sullo Stretto, su Franceschini un coro di sì - QdS

Ponte sullo Stretto, su Franceschini un coro di sì

redazione web

Ponte sullo Stretto, su Franceschini un coro di sì

lunedì 01 Giugno 2020

La proposta lanciata dal ministro della Cultura per consentire ai turisti stranieri di utilizzare i treni ad alta velocità per raggiungere "la parte del mondo più ricca di bellezze artistiche e naturali": la nostra Sicilia

“Passata l’emergenza, in Italia il turismo tornerà a crescere impetuosamente: qualsiasi tipo di sondaggio ci dice che in tutti i Paesi del mondo la prima meta desiderata di viaggio è l’Italia e dobbiamo fare scelte strutturali che ci mettano in condizione di governare quella crescita e distribuire la ricchezza su tutto il territorio nazionale, a partire dal Sud, la parte del mondo più ricca di bellezze artistiche e naturali, in cui paradossalmente vanno meno del 20% dei turisti stranieri”.

Con queste motivazioni, in un’intervista al Corriere della Sera, il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, ha rilanciato l’ipotesi della costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. E la sua uscita, da destra (ed era prevedibile) a sinistra, è stata – finora – accolta da un coro di sì.

Per la verità Matteo Renzi, nel suo libro “La mossa del cavallo”, parla, come ha sottolineato il presidente dei senatori di Italia viva Davide Faraone, di Ponte sullo Stretto.

“L’alta velocità – ha detto Faraone – arriverà a Reggio Calabria: è incredibile e ingiusto che non possa arrivare anche a Palermo”

“Le parole del ministro Franceschini – ha affermato Matilde Siracusano, deputata di Forza Italia – sono importanti e non vanno assolutamente sottovalutate. Noi di Forza Italia avevamo avviato tutte le procedure necessarie affinché divenisse realtà nel più breve tempo possibile”.

Franceschini aveva pronunciato analoghe riflessioni nel 2017, ma la Siracusano non deve essersene accorta e ha dato il “benvenuto dalla parte giusta” al Ministro.

“Noi riteniamo – ha aggiunto – si debba utilizzare il Piano Incalza, con l’utilizzo dei fondi europei a disposizione di Sicilia e Calabria, per ripartire in modo veloce e determinato. Riteniamo che il Ponte sullo Stretto di Messina sia una priorità per il Sud e per l’intero Paese, sarebbe uno straordinario attrattore di investimenti e di turismo. Che il governo non si fermi alle parole, ma abbia il coraggio di agire concretamente per realizzarlo”.

E al coro si è aggiunto persino Matteo Salvini, affermando, a proposito degli eventuali finanziamenti Ue, “Se l’Italia decide di fare il Ponte sullo Stretto, che per me serve, dobbiamo poterlo fare”.

Un commento

  1. Torquato Ferrara ha detto:

    Mi dispiace, ma ci credero’ solo dopo aver visto i cantieri aperti. Con Renzi quel buffone, ha detto tanto di volerlo fare uattro anni fa e poi ci ha presi in giro.

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