Roma, 9 nov. (askanews) – Prevenire le malattie neurodegenerative come la malattia di Parkinson e la malattia di Alzheimer è oggi una delle sfide più urgenti per la società e per la sanità pubblica. Le stime sull’aumento dei casi sono allarmanti e rendono necessario un impegno condiviso tra medici, ricercatori e famiglie. In questo contesto, la conoscenza di una malattia rara come la malattia di Huntington, che è genetica, prevedibile e diffusa in tutto il Paese, diventa funzionale alla ricerca di strategie comuni: essa unisce la sofferenza della mente a quella del corpo, che si deteriora progressivamente. Riconoscerla prima che si manifesti clinicamente è possibile, grazie alla conoscenza della sua causa genetica e alla disponibilità di un test di laboratorio. Comprendere come prevenire la neurodegenerazione nella malattia di Huntington può aprire la strada a nuove prospettive anche per l’Alzheimer, il Parkinson e molte altre patologie.
Il Congresso Annuale della Lega Italiana Ricerca Huntington (LIRH) rappresenta un momento di confronto tra scienza e testimonianza diretta. Il 29 novembre, a Roma, esperti e pazienti si incontreranno per discutere le più recenti strategie terapeutiche, i traguardi raggiunti e i bisogni reali delle famiglie, in un dialogo aperto e concreto tra ricerca, clinica e società civile.
Il convegno sarà aperto dai saluti di Barbara D’Alessio, Presidente della Lega Italiana Ricerca Huntington, di Padre Bernardo Gianni, Abate di San Miniato al Monte Firenze. Modera la giornalista di SkyTG24 Raffaella Cesaroni.
Seguiranno le testimonianze di Patrizia Spadin, Presidente dell’Associazione Italiana Malattia di Alzheimer (A.I.M.A.), Andrea Michelon, Vice Presidente di NOI Huntington – Rete Italiana dei Giovani, e di Sofia Pedrazzoli.
I lavori scientifici saranno introdotti da Nicoletta Locuratolo, dell’Osservatorio Demenze del Centro Nazionale per la Prevenzione delle Malattie e la Promozione della Salute dell’Istituto Superiore di Sanità, che interverrà sul tema dell’Alzheimer e delle demenze rare nel quadro del manifesto “One Brain, One Health”. Seguirà l’intervento di Ferdinando Squitieri, Responsabile dell’Unità Huntington e Malattie Rare dell’IRCCS Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza e Direttore Scientifico della Fondazione LIRH, che affronterà le più recenti evidenze e prospettive sulle malattie correlate all’Huntington.
Il dibattito sarà arricchito dai contributi di Maria Salvina Signorelli, Professore Associato e Direttore della Scuola di Specializzazione in Psichiatria dell’Università degli Studi di Catania, e di Marco Castori, Direttore dell’Unità Operativa di Genetica Medica dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, che offriranno approfondimenti rispettivamente sui risvolti psichiatrici e sul ruolo della genetica.
La sessione pomeridiana sarà dedicata alle terapie sperimentali per la malattia di Huntington. La tavola rotonda, presieduta da Ferdinando Squitieri, vedrà la partecipazione di Rossella Medori, Direttore Medico di SOM Biotech, Meghan Miller, Direttore Esecutivo di Medicina Traslazionale di Skyhawk Therapeutics Europe, Kelly Damm, Senior Manager Patient Advocacy di Wave Life Sciences, Svetlana Jevtic, Direttore dello Sviluppo Clinico di Novartis, e Nuria Álbareda López, Direttore dello Sviluppo Clinico, Ferrer.

