Accordo Stato-Regione, 13,4 milioni all'ex Provincia di Ragusa - QdS

Accordo Stato-Regione, 13,4 milioni all’ex Provincia di Ragusa

Raffaella Pessina

Accordo Stato-Regione, 13,4 milioni all’ex Provincia di Ragusa

giovedì 29 Agosto 2019

L’intesa con il Governo nazionale ha sbloccato oltre mezzo miliardo per gli Enti intermedi e tra questi i liberi consorzi di Comuni come quello ibleo. Le risorse in questione saranno destinate alla manutenzione di strade e scuole

PALERMO – Comincia a concretizzarsi l’accordo Stato-Regione firmato il 19 dicembre 2018 tra il ministro dell’Economia e delle Finanze e il presidente della Regione siciliana, che ha attribuito all’Isola l’importo complessivo di 540 milioni da destinare ai Liberi Consorzi e alle Città Metropolitane per le spese di manutenzione straordinaria di strade e scuole.

È stato varato infatti, con una delibera di Giunta adottata dal commissario straordinario del Libero Consorzio comunale di Ragusa, Salvatore Piazza, un piano di interventi infrastrutturali per una spesa di 13 milioni e 400 mila euro. Per l’Ente intermedio c’è la possibilità di pagare dei mutui accesi con la Cassa depositi e prestiti per manutenzione di strade e scuole nella proporzione del 20 per cento sulla somma assegnata.

Dopo lunghi mesi di trattative, successive all’incontro a Roma tra il governatore Nello Musumeci e il ministro dell’Economia Giovanni Tria, e i numerosi Tavoli coordinati dall’assessore Gaetano Armao, a fine 2018 è arrivato il via libera all’intesa che per l’Isola, tra maggiori entrate, minori spese e spalmatura di oneri vale, a regime, oltre due miliardi di euro. In particolare, l’accordo prevede che il contributo della Regione al risanamento della Finanza pubblica scenda e si stabilizzi dagli attuali 1,3 miliardi di euro a un miliardo l’anno, con un risparmio, quindi, di novecento milioni per tre anni.

Un accordo anche per quanto concerne l’incasso del gettito dell’imposta di bollo (che vale circa 360 milioni di euro per tre anni) e la possibilità di spalmare in trent’anni, anziché tre, il disavanzo che il governo Musumeci ha ereditato dalle precedenti gestioni. Di contro, la Regione si è impegnata a riqualificare la propria spesa per investimenti con un aumento del due per cento all’anno fino al 2025. L’accordo prevede anche di aggiornare e approvare le norme di attuazione (risalenti a oltre cinquanta anni fa) dello Statuto siciliano in materia finanziaria entro il 30 settembre del prossimo anno. Sempre entro il 2019, il governo centrale si è impegnato a trovare adeguate soluzioni per il sostegno alle Città metropolitane e ai Liberi Consorzi di Comuni dell’Isola per garantire parità di trattamento rispetto agli stessi Enti nel resto d’Italia e di favorire l’equilibrio dei relativi bilanci.

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