Professoressa sospesa: Salvini incontra solo lei, in Prefettura - QdS

Professoressa sospesa: Salvini incontra solo lei, in Prefettura

redazione

Professoressa sospesa: Salvini incontra solo lei, in Prefettura

giovedì 23 Maggio 2019

Ha detto che, se fosse per lui, reintegrerebbe la docente, e che vedrà i ragazzi all'inizio del prossimo anno scolastico, "Ma paragonare il decreto sicurezza alle leggi razziali è idiozia"

“Abbiamo parlato di libertà di pensiero e di futuro ora si sta lavorando tecnicamente, non è mio compito, perché tutto torni a posto. Se fosse per me la reintegrerei”.

Così ha detto il capo della Lega Nord e ministro Matteo Salvini dopo aver incontrato in Prefettura a Palermo la professoressa Rosa Maria Dell’Aria la docente sospesa per due settimana dall’ufficio scolastico provinciale per “non avere vigilato” sull’elaborato di un gruppo di studenti di seconda classe dell’Istituto tecnico industriale Vittorio Emanuele III che hanno paragonato le leggi razziali del ’38 al decreto sicurezza del ministro Salvini.

“Mi sono impegnato – ha aggiunto Salvini, che ha visto solo la docente – a incontrare gli studenti in aula magna ad apertura del nuovo anno scolastico per parlare anche di sicurezza. “Però che il decreto sicurezza sia come le leggi razziali è una idiozia totale”.

Gli allievi erano rimasti in attesa del ministro Salvini, il quale “aveva promesso che sarebbe venuto nella nostra scuola per un confronto con studenti e docenti sul decreto sicurezza e invece non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione: noi siamo aperti al dialogo”.

Così aveva detto Alessandro, 16 anni, rappresentante di istituto del tecnico Vittorio Emanuelle III di Palermo, la scuola in cui è stata sospesa la professoressa Rosa Maria Dell’Aria.

“Salvini noi siamo qua, cosa dovevi dirci?!”, si leggeva in uno degli striscioni agganciati alla recinzione della scuola per la manifestazione di protesta davanti all’istituto di via Duca della Verdura, a pochi passi dalla aula bunker del carcere dell’Ucciardone, dove si è celebrato il ricordo delle vittime della strage di Capaci alla presenza, tra gli altri, dei ministri dell’interno Matteo Salvini e della istruzione Marco Bussetti.

In altri striscioni era scritto “la scuola è libera”, “libera scuola”, “le loro idee camminano sulle nostre gambe”.

A parlare con gli studenti si è fermato invece il presidente della Camera Roberto Fico. I ragazzi hanno effettuato un sit in al quale si sono uniti alcuni esponenti della lista Potere al popolo.

Oltre che il ministro Salvini, che inizialmente aveva commentato con durezza l’operato della docente, a fare dietrofront è stato anche il ministro (leghista) dell’istruzione Marco Bussetti, che oggi, parlando ai cronisti, fuori dall’aula bunker del carcere dell’Ucciardone, ha detto: “Il provvedimento di sospensione secondo me è ingiusto”.

“Vorrei sapere – aveva ironicamente ribattuto la senatrice del Movimento 5 Stelle Bianca Laura Granato, capogruppo in commissione cultura – se oltre a strette di mano e fotografie per la campagna elettorale, il ministro abbia intenzione di fare qualcosa di concreto per reintegrarla visto che la sospensione terminerà lunedì”.

La parlamentare nei giorni scorsi ha depositato un’interrogazione parlamentare per chiedere al ministro Bussetti di “intervenire per chiarire che i compiti relativi alla funzione docente non comportano in alcun modo un’attività di controllo sulla libera espressione del pensiero degli studenti”.

“Credo sia urgente – afferma – introdurre nell’ordinamento di settore meccanismi di risoluzione stragiudiziali delle controversie, perché, come in questo caso, il personale docente, ma anche quello amministrativo, avrebbe avuto un rimedio alternativo al ricorso agli organi giurisdizionali per risolvere il contenzioso”.

Gli studenti della II E informatica dell’istituto Vittorio Emanuele III di Palermo e la professoressa Rosa Maria Dell’Aria saranno ricevuti a Palazzo Madama il 31 maggio prossimo dalle senatrici a vita Liliana Segre ed Elena Cattaneo, che nei giorni scorsi avevano annunciato la volontà di invitare in Senato la docente sospesa e la sua classe dopo le polemiche seguite al lavoro realizzato dagli studenti che hanno tracciato un parallelo tra le leggi razziali di Mussolini e il decreto sicurezza voluto da Salvini.

La copia della lettera ufficiale è stata consegnata stamane agli studenti dal preside dell’istituto, Carmelo Ciringione.
Nell’invito, che è stato mostrato dagli stessi studenti usciti oggi prima dell’orario previsto, si legge: “perché possano conoscere direttamente uno dei due rami del parlamento, cuore della istituzione repubblicana che sulla Costituzione e sui suoi valori trova il proprio fondamento.

“Saremo felici – si legge nella missiva – di riflettere del valore della memoria e della sua attualizzazione a partire dall’autonomo e, pur nella semplificazione che può esservi stata, meritorio lavoro di approfondimento curricolare sui diritti umani da parte dei ragazzi, che tanta attenzione ha suscitato negli organi di informazione”.

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